Originariamente inviato da leo_
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Concorso all'agenzia entrate per 140 funzionari tecnici ingegneri architetti
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Originariamente inviato da pierina Visualizza il messaggioRol ora dobbiamo andare a stanarlo dagli amministrativi
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Originariamente inviato da pierina Visualizza il messaggioDice che non ho il permesso di accesso da questo server... che è?
misure, rilievo, progetto per costruzioni ambiente e territorio.
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioma di questa cosa grave grave...non ne parla nessuno? :-) (nessun giornalaio, nessuno in Tv....)
- E' possibile ricorrere al ravvedimento operoso anche dopo lo scadere del termine per la presentazione della dichiarazione dell’esercizio nel corso del quale è stata commessa la violazione;
- con esclusivo riferimento ai tributi amministrati dalle Entrate, è possibile ricorrere al ravvedimento operoso anche se sono iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività di accertamento. Non si può versare con ravvedimento soltanto nel caso in cui sono stati notificati atti di liquidazione e di accertamento, compresi gli avvisi bonari emessi a seguito di liquidazione in via informatica o controllo formale;
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Originariamente inviato da paolo mos Visualizza il messaggioscusa ma e possibile fare r.o. Anche se e iniziato accertamento, ma se e iniziato accertamento e' stato noticato atto di accertamento e in questo caso non si puo fare r.o. ...o sbaglio?
attivita' non avviso.....
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioinsomma in sostanza...vengo ti becco ma vieni a pagare con lo sconto prima che ti spedisco l'affare....ma ti sembra una cosa normale a te? proprio istigazione all'evasione......
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014...tegia/1245604/
Paghi tutte le tasse? Sei autolesionista – Ancora peggiore il quadro dei controlli e delle sanzioni. Il sistema dei controlli fiscali funziona male, è ‘depotenziato‘ e non ha più il necessario effetto deterrente. I motivi? In primo piano “la ricorrenza di condoni esanatorie, la cui prospettiva rende autolesionistica la condotta di chi adempie correttamente e tempestivamente all’obbligazione tributaria”. Insomma, se hai la fondata speranza di passarla liscia con effetto retroattivo – come potrebbe presto avvenire, grazie al decreto sull’abuso del diritto, per chi ha presentato dichiarazioni infedeli per cifre fino a 200mila euro – perché dovresti saldare tutto il dovuto? Ma la lista dei motivi per cui gli evasori dormono sonni tranquilli non finisce qui. La Corte ci aggiunge il “basso numero di controlli rispetto al numero di contribuenti ‘a rischio’ (in media un controllo ogni trent’anni e più di svolgimento dell’attività, almeno per la maggior parte delle piccole imprese e dei professionisti)”, l’”esiguità delle sanzioni amministrative alle quali il contribuente infedele è stato esposto, almeno finora, nell’ipotesi di definizione bonaria dell’accertamento (pagamento di una somma pari al 16,66% dell’imposta evasa in caso di infedele dichiarazione definita sulla base del verbale o dell’invito al contraddittorio)” e la “scarsa efficacia delle sanzioni penali“, che sono “in gran parte dei casi destinate a restare inapplicate per prescrizione del reato” o per la “remota probabilità di effettiva applicazione della sanzione detentiva in caso di condanna”. Pesano, ovviamente, “i tempi dei procedimenti”, ma anche i “comportamenti dilatori della difesa”. In ultima analisi, secondo la magistratura contabile, “il sistema penale-tributario in assenza di un’organica riforma dell’intero sistema repressivo penale presenta oggi limitate possibilità di contrastare i più spregiudicati e insidiosi comportamenti fiscali”. Ciliegina sulla torta, le procedure di riscossione coattiva che risultano decisamente “attenuate” a causa di “ripetuti interventi legislativi”.
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