Senti ma mi porto un panino con la mortazza...in via cautelativa?
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Concorso all'agenzia entrate per 140 funzionari tecnici ingegneri architetti
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Spin
Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioSenti ma mi porto un panino con la mortazza...in via cautelativa?
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Spin
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Originariamente inviato da Spin Visualizza il messaggioTu dici? Ahahaha.... No, non serve..... Decidiamo al momento...... Ci sarà l'imbarazzo della scelta......magari penseremo a tutto fuor che a mangiare..... [emoji4]
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Originariamente inviato da Spin Visualizza il messaggioChiama quando vuoi....[emoji6]
Ora sono in Uni.....nel pomeriggio promesso!!!!! :-)
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Spin
Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioOra sono in Uni.....nel pomeriggio promesso!!!!! :-)
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioSe il trust è vero non è possibile sequestro preventivo
Riesame Cremona restituisce beni immobili a MPO Trustee spa
(ANSA) - MILANO - I beni costituiti in trust non possono essere sottoposti a sequestro preventivo ai fini della confisca, a meno che non si dimostri che l'assunzione di qualifica di trustee (amministratore/gestore) sia "truffaldina" e quindi "la perdita di disponibilità di questi beni da parte di chi li conferisce nel trust sia solo apparente". E' questo uno degli argomenti con i quali i giudici del Tribunale di Cremona, in funzione di Tribunale del Riesame, hannoaccolto il ricorso della società MPO Trustee spa contro l'ordinanza del gip con la quale, nell'ambito di un procedimento per dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, erano stati sequestrati numerosi beni, immobili, appartamenti, laboratori e autorimesse confluiti nel trust Maso.
I giudici del riesame hanno annullato il sequestro spiegando che Giancarlo Giavardi, titolare dell'omonimo gruppo, tra le persone indagate, aveva sì inizialmente assunto la qualifica di trustee nel Maso, ma alcuni mesi dopo la qualifica era stata assunta dalla MPO Trustee spa. Non rileva che, dopo la modifica dell'atto istitutivo, Giavardi abbia mantenuto la qualifica di "guardiano' il quale, scrivono in giudici, ha "un mero diritto di informativa circa gli atti di disposizione dei beni confluiti nel trust ove autonomamente deliberati dal trustee" e sottolineano come il guardiano "non abbia alcun potere di revoca del trust medesimo". La sua funzione "non implica di per sé alcun potere dispositivo di beni confluiti nel trust.
A favore del carattere non simulato della successione nella qualifica di trustee vi sono anche alcune circostanze che la società ha spiegato nel ricorso: anzitutto la variazione di alcune clausole dell'atto istitutivo del trust e "la natura di operatore professionale nel settore del nuovo trustee (la MPO trustee spa)", che "a dimostrazione della volontà di esercitare con pienezza i poteri connessi alla carica, non appena insediato, provvedeva a modificare le credenziali di accesso al conto corrente bancario del trust, a sanare le posizioni debitorie pregresse" e ad altre operazioni.
Non vi sono quindi "elementi indiziari concreti che possano far ritenere fittizia l'attribuzione della qualifica di trustee alla società che deve considerarsi "nella piena disponibilità di fatto dei beni sequestrati" che, pertanto sono stati restituiti ala MPO trustee spa, assistita dall'avvocato Stefano Giangrande. "Oggi e' un giorno molto importante per il riconoscimento e lo sviluppo del trust in Italia", commenta Carmine Carlo, presidente di MPO Trustee spa. "Per la prima volta - aggiunge -anche la giurisprudenza penale ha ammesso che quando il trust viene istituito per scopi sani come il passaggio generazionale dei beni e questi scopi sono realmente perseguiti attraverso un Trustee professionale terzo, non può essere oggetto di sequestro per i beni in esso trasferiti". (ANSA).
ROL: per la prima volta si ammette indirettamente che i poteri del guardiano non sono fiduciari :-))
quindi d'ora in avanti non leggeremo più....
Un Trustee può essere revocato in ogni tempo dal Guardiano
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In Portogallo....
Portogallo: entrate in crescita grazie alla lotta all’evasione
A indicarlo è il ministero delle Finanze per il quale il risultato del 2014 si deve alle nuove strategie amministrative
Inoltre.........
Trust tassati per la prima volta
Inoltre, a metà dicembre 2014 il governo portoghese ha introdotto una novità nella sua legge fiscale, quella di tassare al 28% le distribuzioni da parte dei trust ai residenti del Paese, a partire da quest’anno. Quindi, una distribuzione di utili pagata al di fuori di un trust come per esempio i pagamenti dei salari sarebbe tassato al 28%. Inoltre, quando la durata del trust sta per terminare e gli asset vengono distribuiti al proprietario dei beni, anche questa distribuzione sarà tassata con un’aliquota del 28%.In quest’ultimo caso, l’aliquota del 28% sarà applicata soltanto alla differenza tra il valore dei beni deciso nel trust all’inizio e il valore del trust quando è concluso, piuttosto che all’intera distribuzione. Precedentemente, l’istituto del trust cadeva al di fuori della legge fiscale del Paese, legittimando questa struttura come non tassabile nell’ambito della legge civile del Portogallo.
Perché investire in trust in Portogallo
I trust sono comuni strutture legali e sono da sempre inseriti al di fuori dei sistemi legali civili in Europa. Molti cittadini inglesi che si sono trasferiti a vivere in Portogallo e avevano 250mila sterline di asset da investire sono stati probabilmente incoraggiati a stabilire un trust. E’ anche possibile che alcuni espatriati si siano registrati come residenti non abituali per beneficiare di un regime fiscale più vantaggioso. In quest’ambito, questi cittadini beneficerebbero di un’imposta del 20% sul loro reddito prodotto in Portogallo e di un’esenzione su quasi tutto il loro reddito estero per dieci anni. In ogni caso, la recente novità della tassazione dei trust introdotta nella legge fiscale potrebbe apparire come uno sforzo del Paese di allinearsi con gli altri Paesi per quanto riguarda la chiusura di possibili scorciatoie fiscali.
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioIn Portogallo....
Portogallo: entrate in crescita grazie alla lotta all’evasione
A indicarlo è il ministero delle Finanze per il quale il risultato del 2014 si deve alle nuove strategie amministrative
Inoltre.........
Trust tassati per la prima volta
Inoltre, a metà dicembre 2014 il governo portoghese ha introdotto una novità nella sua legge fiscale, quella di tassare al 28% le distribuzioni da parte dei trust ai residenti del Paese, a partire da quest’anno. Quindi, una distribuzione di utili pagata al di fuori di un trust come per esempio i pagamenti dei salari sarebbe tassato al 28%. Inoltre, quando la durata del trust sta per terminare e gli asset vengono distribuiti al proprietario dei beni, anche questa distribuzione sarà tassata con un’aliquota del 28%.In quest’ultimo caso, l’aliquota del 28% sarà applicata soltanto alla differenza tra il valore dei beni deciso nel trust all’inizio e il valore del trust quando è concluso, piuttosto che all’intera distribuzione. Precedentemente, l’istituto del trust cadeva al di fuori della legge fiscale del Paese, legittimando questa struttura come non tassabile nell’ambito della legge civile del Portogallo.
Perché investire in trust in Portogallo
I trust sono comuni strutture legali e sono da sempre inseriti al di fuori dei sistemi legali civili in Europa. Molti cittadini inglesi che si sono trasferiti a vivere in Portogallo e avevano 250mila sterline di asset da investire sono stati probabilmente incoraggiati a stabilire un trust. E’ anche possibile che alcuni espatriati si siano registrati come residenti non abituali per beneficiare di un regime fiscale più vantaggioso. In quest’ambito, questi cittadini beneficerebbero di un’imposta del 20% sul loro reddito prodotto in Portogallo e di un’esenzione su quasi tutto il loro reddito estero per dieci anni. In ogni caso, la recente novità della tassazione dei trust introdotta nella legge fiscale potrebbe apparire come uno sforzo del Paese di allinearsi con gli altri Paesi per quanto riguarda la chiusura di possibili scorciatoie fiscali.
IN ITALIA LE ATTRIBUZIONI DAL TRUST AL BENEFICIARIOSONO FISCALMENTE IRRILEVANTI....
l
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si sostiene che il reddito entrato all'interno dell'entità dopo, quando esce e viene attribuito al benefeciario persona fisica non debba scontare la tassazione (progressiva irpef come le persone fisiche normali) perchè, per intercessione della madonna di mejjuggoorie quel reddito si è trasformato in patrimonio....:-)))
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