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Concorso all'agenzia entrate per 140 funzionari tecnici ingegneri architetti
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Originariamente inviato da Arch.n Visualizza il messaggioAspetto ancora per prenotare...sento puzza di ringamboni☺☺☺
dici bene.....
leo che li viene il mal di panza....ah ah
Spin e Consorte rinchiusi a chiave in camera dal loro pargolo discolo
ecc ecc.....
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Dentro i miserabili, i recidivi e i pregiudicati, fuori gli insospettabili, anche se fanno accordi con la mafia. Il Senato si prepara ad approvare una riforma sulla misure cautelari personali che limita drasticamente il carcere per chi è in attesa di giudizio. Nata come ennesima svuota-carceri, la riforma richiede che il giudici motivi in modo più dettagliato “l’attualità del pericolo”. Cosa assai difficile per reati come la corruzione e dei colletti bianchi in genere. La bocciatura del procuratore di Roma Pignatone e di Piergiorgio Morosini, gip del processo
mi ricordo un discorso di una pupa...a me il pupo mi ispira fiducia....ah ah ah...(cara mia troppi libri e poca strada....)
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Pignatone, che sentito dalla commissione Giustizia della Camera ha dichiarato: “Se dobbiamo dare alla parola ‘attuale’, calata nel testo di legge, il significato che ha nel vocabolario italiano… noi rischiamo di non poter mai più ricorrere alle misure cautelari al di fuori dei casi di flagranza o dell’immediata minima distanza temporale dei fatti”. Una difficoltà che secondo Pignatone “si esalta per i reati dei colletti bianchi, della pubblica amministrazione e via elencando”.
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È vero che alzando l’asticella per il ricorso alla custodia cautelare in carcere vengono esclusi da questa possibilità molti reati dei colletti bianchi” conclude il giudice Morosini “ma la mia preoccupazione sta piuttosto nella mancanza degli strumenti investigativi idonei a scoprire questi reati”. Il riferimento è all’estensione della legge per i collaboratori di giustizia ai reati contro la pubblica amministrazione e l’introduzione di “agenti provocatori” per scoprire i reati di corruzione. Strumenti previsti dalle convenzioni internazionali cui l’Italia ha aderito, ma che non compaiono neppure nelle nuove norme anticorruzione annunciate recentemente dal Governo.
che..vi dicevo che trattati e convenzioni sono specchietti per le allodole?
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Il blitz di San Michele
Man mano che Buscetta faceva le proprie rivelazioni, si cercavano i necessari riscontri, anche esaminando i risultati di indagini bancarie e rapporti di Polizia stilati negli anni precedenti. Verso la fine di settembre 1984 si decise infine di passare all’azione, ossia eseguire gli ordini di custodia cautelare derivanti dalle dichiarazioni di Buscetta. Il blitz era previsto attorno alla metà di ottobre, ma verso la fine di settembre, conversando con un giornalista del settimanale L'Espresso, Falcone ebbe la sensazione (poi rivelatasi infondata) che questi fosse venuto a conoscenza dell’operazione in preparazione. Per evitare che un eventuale scoop giornalistico rovinasse la riuscita dell’operazione, si decise di passare all’azione prima che uscisse il successivo numero del settimanale. Il lavoro di circa 15 giorni venne quindi concentrato in una sola nottata.[3][24][25]
Nella notte tra il 28 ed il 29 settembre 1984 al tribunale di Palermo si lavorò febbrilmente per spiccare 366 ordini di custodia cautelare da eseguire la mattina dopo. Il giudice Di Lello, che, ignaro di tutto, dormiva a casa propria, venne svegliato verso le tre del mattino e dovette correre in tribunale per firmare centinaia di documenti. L’operazione di Polizia, eseguita nel giorno di San Michele, colse tutti di sorpresa, sia la mafia sia le istituzioni italiane, e consentì la cattura di oltre i due terzi dei ricercati.
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggiodici bene.....
leo che li viene il mal di panza....ah ah
Spin e Consorte rinchiusi a chiave in camera dal loro pargolo discolo
ecc ecc.....
Ringambon
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