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    Ciao ragazzi!

    Sono il tutor di due tirocinanti 2008. Quello che posso dirvi é che sono rimasto abbastanza sbalordito dall'età media dei nuovi entrati...in effetti, ci si era abituati ai CFL (io sono entrato nel 2006), tutti giovani e rampanti...
    Stavolta invece sono entrati tantissimi over 35...nel mio ufficio sono entrati tirocinanti dai 31 ai 42 anni...molti dei quali avvocati o commercialisti o addirittura funzionari di altre amministrazioni pubbliche.

    Cos'altro dirvi? Mettetecela tutta...e' un bel posto e ci sono molte chances...io sto da 2 anni e mezzo e sono da quest'anno capo team...se vi fate valere, le occasioni non mancano (anche docenze, interventi a seminari, ecc.).

    Nota dolente: i premi (buona parte del salario) stanno riducendosi sempre più, anzi...direi accorciandosi sempre più, visto il fautore di tutto questo...

    #2
    Originariamente inviato da SpadoneTributario Visualizza il messaggio
    Ciao ragazzi!

    Sono il tutor di due tirocinanti 2008. Quello che posso dirvi é che sono rimasto abbastanza sbalordito dall'età media dei nuovi entrati...in effetti, ci si era abituati ai CFL (io sono entrato nel 2006), tutti giovani e rampanti...
    Stavolta invece sono entrati tantissimi over 35...nel mio ufficio sono entrati tirocinanti dai 31 ai 42 anni...molti dei quali avvocati o commercialisti o addirittura funzionari di altre amministrazioni pubbliche.

    Cos'altro dirvi? Mettetecela tutta...e' un bel posto e ci sono molte chances...io sto da 2 anni e mezzo e sono da quest'anno capo team...se vi fate valere, le occasioni non mancano (anche docenze, interventi a seminari, ecc.).

    Nota dolente: i premi (buona parte del salario) stanno riducendosi sempre più, anzi...direi accorciandosi sempre più, visto il fautore di tutto questo...
    ho notato anche io, dalla sponda dei tirocinanti. purtroppo per noi più giovani (sono un '82) non è proprio semplice competere con gli over 35, con ricca esperienza. mah

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      #3
      Per la serie spazio ai giovani!!!Bah

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        #4
        Originariamente inviato da KiaraP Visualizza il messaggio
        Per la serie spazio ai giovani!!!Bah
        lasciamo perdere và...e si dice che nel 2009 la lotta sarà tra over 35 ed over 40! per non parlare di chi già lavora dentro, e fa il tirocinio solo per passare di area.

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          #5
          Originariamente inviato da salvador Visualizza il messaggio
          ho notato anche io, dalla sponda dei tirocinanti. purtroppo per noi più giovani (sono un '82) non è proprio semplice competere con gli over 35, con ricca esperienza. mah
          Beh, era esattamente ciò che il concorso si proponeva di fare. Se si vanno a leggere le interviste fatte a Visco quando venne bandito il concorso, lui disse chiaramente che lasciava il limite di voto e toglieva quello di età per poter avere anche gente con esperienza, competenze e capacità maturate altrove. Io aspettavo già da un po' che togliessero il limite di età.

          Boris (41 anni, ex commercialista)

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            #6
            per spadone tributario :ho spedito la domanda ma non ho indicato il nome della regione prevista nel punto 1.1 del bando ho indicato però tutto l'indirizzo nell'intestazione come diceva il bando.
            Che faccio rispedisco la domanda o chiamo alla direzione regionale di dove l'ho spedita?
            help
            help

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              #7
              Io la rimanderei...non si sa mai...

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                #8
                Forse so io perché ci sono tanti over 30... in fondo sono del 79. Mettiamola così: quando sei appena laureato (figuriamoci poi se esci da una triennale) pensi che il mondo del lavoro aspetti te, che gli studi legali o di commercialista facciano a pugni per averti dietro una loro scrivania. In realtà non sai molto del mondo del lavoro e di cosa succeda nelle aule di tribunale o commissione tributaria o dietro le targhe d'ottone che ammiccano dalle facciate di molti palazzi. Poi ti accorgi di quanto sia dura, di quanto piccoli siano i passaggi per il vero successo, di quanto densa la melma in cui arrancano i cosìddetti meritevoli. Cominci a vedere quanto marciume ci sia dietro certi blasonati concorsi, ma nonostante tutto continui ad andare avanti. Poi un giorno ti svegli: sei avvocato, commercialista, praticante all'ennesimo tentativo di abilitazione e ti chiedi se ne valga davvero la pena, se sia quella la strada che hai scelto, se sia giusto insistere. Ti guardi intorno e vedi che al di sotto della luce che hai sempre seguito come una stella polare, si agitano decine di altri concorsi, carriere che avevi snobbato, percorsi di cui non conoscevi nemmeno l'esistenza. E improvvisamente la luce in alto sembra offuscarsi e queste nuove opportunità prendono a brillare più intensamente, sono nuove promesse di stabilità, di possibilità. Così, ti trovi a imbustare domande, ad aspettare ricevute di ritorno, a consultare la Gazzetta, a girare per l'Italia per sostenere una ad una tutte le prove previste dai bandi; un quiz preselettivo qua, uno scritto di tre giorni là, un altro scritto dall'altra parte. E un giorno succede: il tuo nome compare nella graduatoria di ammessi ad uno dei concorsi, forse non ricordi nemmeno quale. Hai 35, 40, 55, 60 anni e finalmente, forse, stai cominciando a lavorare sul serio. Potrai programmare il tuo futuro, cominciare una vita tutta tua o riscrivere il tuo copione come avresti voluto fosse sempre stato scritto.
                E poi ti svegli... no, cacchio, lasciatemi sognare un altro po'! ;p
                Drammatizzazioni a parte, certi concorsi vengono affrontati non soltanto da giovani laureati, ma anche da tante altre persone che hanno provato a stare nel mondo del lavoro e hanno toccato con mano quanto sia dura e quanto poco, in alcuni casi, ne valga la pena. Si tratta di persone più preparate, di gente che ha conosciuto sul campo molte cose che i più giovani hanno letto solo nei libri. Hanno per forza una marcia in più.
                Comunque l'età non è decisa dalla commissione, abbiamo passato due prove a quiz con correzione automatica. Evidentemente molti giovani stanno ancora tentando la libera professione. A loro vanno i miei migliori auguri. A chi sta tentando la strada del pubblico impiego dico solo: teniamo duro e andiamo avanti, c'è una poltrona che ci aspetta!

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                  #9
                  Originariamente inviato da fabrigu Visualizza il messaggio
                  Forse so io perché ci sono tanti over 30... in fondo sono del 79. Mettiamola così: quando sei appena laureato (figuriamoci poi se esci da una triennale) pensi che il mondo del lavoro aspetti te, che gli studi legali o di commercialista facciano a pugni per averti dietro una loro scrivania. In realtà non sai molto del mondo del lavoro e di cosa succeda nelle aule di tribunale o commissione tributaria o dietro le targhe d'ottone che ammiccano dalle facciate di molti palazzi. Poi ti accorgi di quanto sia dura, di quanto piccoli siano i passaggi per il vero successo, di quanto densa la melma in cui arrancano i cosìddetti meritevoli. Cominci a vedere quanto marciume ci sia dietro certi blasonati concorsi, ma nonostante tutto continui ad andare avanti. Poi un giorno ti svegli: sei avvocato, commercialista, praticante all'ennesimo tentativo di abilitazione e ti chiedi se ne valga davvero la pena, se sia quella la strada che hai scelto, se sia giusto insistere. Ti guardi intorno e vedi che al di sotto della luce che hai sempre seguito come una stella polare, si agitano decine di altri concorsi, carriere che avevi snobbato, percorsi di cui non conoscevi nemmeno l'esistenza. E improvvisamente la luce in alto sembra offuscarsi e queste nuove opportunità prendono a brillare più intensamente, sono nuove promesse di stabilità, di possibilità. Così, ti trovi a imbustare domande, ad aspettare ricevute di ritorno, a consultare la Gazzetta, a girare per l'Italia per sostenere una ad una tutte le prove previste dai bandi; un quiz preselettivo qua, uno scritto di tre giorni là, un altro scritto dall'altra parte. E un giorno succede: il tuo nome compare nella graduatoria di ammessi ad uno dei concorsi, forse non ricordi nemmeno quale. Hai 35, 40, 55, 60 anni e finalmente, forse, stai cominciando a lavorare sul serio. Potrai programmare il tuo futuro, cominciare una vita tutta tua o riscrivere il tuo copione come avresti voluto fosse sempre stato scritto.
                  E poi ti svegli... no, cacchio, lasciatemi sognare un altro po'! ;p
                  Drammatizzazioni a parte, certi concorsi vengono affrontati non soltanto da giovani laureati, ma anche da tante altre persone che hanno provato a stare nel mondo del lavoro e hanno toccato con mano quanto sia dura e quanto poco, in alcuni casi, ne valga la pena. Si tratta di persone più preparate, di gente che ha conosciuto sul campo molte cose che i più giovani hanno letto solo nei libri. Hanno per forza una marcia in più.
                  Comunque l'età non è decisa dalla commissione, abbiamo passato due prove a quiz con correzione automatica. Evidentemente molti giovani stanno ancora tentando la libera professione. A loro vanno i miei migliori auguri. A chi sta tentando la strada del pubblico impiego dico solo: teniamo duro e andiamo avanti, c'è una poltrona che ci aspetta!
                  Sante parole!
                  Speriamo che qualcuno lassù le ascolti e che stavolta sia quella giusta!!!

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                    #10
                    Originariamente inviato da fabrigu Visualizza il messaggio
                    Forse so io perché ci sono tanti over 30... in fondo sono del 79. Mettiamola così: quando sei appena laureato (figuriamoci poi se esci da una triennale) pensi che il mondo del lavoro aspetti te, che gli studi legali o di commercialista facciano a pugni per averti dietro una loro scrivania. In realtà non sai molto del mondo del lavoro e di cosa succeda nelle aule di tribunale o commissione tributaria o dietro le targhe d'ottone che ammiccano dalle facciate di molti palazzi. Poi ti accorgi di quanto sia dura, di quanto piccoli siano i passaggi per il vero successo, di quanto densa la melma in cui arrancano i cosìddetti meritevoli. Cominci a vedere quanto marciume ci sia dietro certi blasonati concorsi, ma nonostante tutto continui ad andare avanti. Poi un giorno ti svegli: sei avvocato, commercialista, praticante all'ennesimo tentativo di abilitazione e ti chiedi se ne valga davvero la pena, se sia quella la strada che hai scelto, se sia giusto insistere. Ti guardi intorno e vedi che al di sotto della luce che hai sempre seguito come una stella polare, si agitano decine di altri concorsi, carriere che avevi snobbato, percorsi di cui non conoscevi nemmeno l'esistenza. E improvvisamente la luce in alto sembra offuscarsi e queste nuove opportunità prendono a brillare più intensamente, sono nuove promesse di stabilità, di possibilità. Così, ti trovi a imbustare domande, ad aspettare ricevute di ritorno, a consultare la Gazzetta, a girare per l'Italia per sostenere una ad una tutte le prove previste dai bandi; un quiz preselettivo qua, uno scritto di tre giorni là, un altro scritto dall'altra parte. E un giorno succede: il tuo nome compare nella graduatoria di ammessi ad uno dei concorsi, forse non ricordi nemmeno quale. Hai 35, 40, 55, 60 anni e finalmente, forse, stai cominciando a lavorare sul serio. Potrai programmare il tuo futuro, cominciare una vita tutta tua o riscrivere il tuo copione come avresti voluto fosse sempre stato scritto.
                    E poi ti svegli... no, cacchio, lasciatemi sognare un altro po'! ;p
                    Drammatizzazioni a parte, certi concorsi vengono affrontati non soltanto da giovani laureati, ma anche da tante altre persone che hanno provato a stare nel mondo del lavoro e hanno toccato con mano quanto sia dura e quanto poco, in alcuni casi, ne valga la pena. Si tratta di persone più preparate, di gente che ha conosciuto sul campo molte cose che i più giovani hanno letto solo nei libri. Hanno per forza una marcia in più.
                    Comunque l'età non è decisa dalla commissione, abbiamo passato due prove a quiz con correzione automatica. Evidentemente molti giovani stanno ancora tentando la libera professione. A loro vanno i miei migliori auguri. A chi sta tentando la strada del pubblico impiego dico solo: teniamo duro e andiamo avanti, c'è una poltrona che ci aspetta!
                    Ottima analisi.
                    Forse è per quello che nel mio ufficio i tirocinanti sono tutti (eccetto il sottoscritto) su 35 anni, con fior fiore di titoli (commercialiti, dottorati, master tributari etc. etc.).
                    Si capisce che quando operavano come liberi professionisti i soldini erano di più, ma consequenzialmente anche lo stress e la mancanza di tempo libero.
                    Insomma, a mio modesto avviso occorre prima aver ben chiaro cosa si cerca....

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