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    mobilità

    Apro questo thread per rispondere ad harkin, onde evitare di andare fuori tema nel thread "ricorso contro nuovo bando AE"

    Quando tu scrivi:
    "So di gente che, ad esempio, per 'avvicinarsi a casa' ha avuto il trasferimento da un ente pubblico ad un altro. Cosa che, correggimi se sbaglio, senza una almeno piccola raccomandazione (politica o sindacale) non è molto facile..."

    è vero. L'istituto della mobilità necessita della volontà dell'ente di provenienza di lasciarti andare, seguita dal fatto che tu ti sia cercato un ente che ti voglia prendere. Quanto conti la politica in questo non so, ma è evidente che ci sono anche rapporti personali.
    A onor del vero, gli enti non potrebbero fare concorsi entro certi limiti se non soddisfano prima le ipotesi di mobilità volontaria, infatti se noti all'inizio di alcuni bandi è espressamente indicato il fatto che non esistevano casi di mobilità volontaria da soddisfare.

    #2
    sì ma poi questa prescrizione non viene mai rispettata, tant'è che, parlando solo dell'agenzia, ci sono decine, forse centinaia di dipendenti che vorrebbero almeno la mobilità regionale, ma questa viene impedita anche quando ci sarebbero dei posti vacanti in una determinata sede, che però vengono coperti con nuove assunzioni.
    Gabriele

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      #3
      Purtroppo è vero, se non la rispettano è perchè c'è qualcosa che glielo consente, purtroppo non me ne intendo molto di pubblico impiego.
      Comunque di bandi con quelle premesse ne ho visti.

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        #4
        Originariamente inviato da isodiana Visualizza il messaggio
        Apro questo thread per rispondere ad harkin, onde evitare di andare fuori tema nel thread "ricorso contro nuovo bando AE"

        è vero. L'istituto della mobilità necessita della volontà dell'ente di provenienza di lasciarti andare, seguita dal fatto che tu ti sia cercato un ente che ti voglia prendere. Quanto conti la politica in questo non so, ma è evidente che ci sono anche rapporti personali.
        A onor del vero, gli enti non potrebbero fare concorsi entro certi limiti se non soddisfano prima le ipotesi di mobilità volontaria, infatti se noti all'inizio di alcuni bandi è espressamente indicato il fatto che non esistevano casi di mobilità volontaria da soddisfare.
        Si ma alcune forme di mobilità mi sembrano quanto meno 'forzate'. So che non basta per generalizzare ma io conosco un paio di persone che dal nord sono riuscite a tornare al sud in questo modo e, per loro ammissione, sfruttando delle conoscenze. E, visto che il sistema è questo, se fossi stato nelle loro condizioni l'avrei fatto anch'io

        Per quanto riguarda i limiti posti all'accesso ad alcuni concorsi io non li metterei.
        Credo che l'A.E. li abbia posti non per danneggiare gli interni ma semplicemente per ridurre il numero (sicuramente elevato) dei partecipanti e al tempo stesso avere persone più qualificate.
        Quello che ho cercato di spiegare nell'altro thread è che il voto di laurea non è indicativo in assoluto della preparazione di una persona ma, tra i criteri meritocratici per scremare i concorrenti mi pare il più valido. Certo più meritocratico del dato anagrafico.
        Poi, per carità, ci potrebbe essere un laureato con 90 che ha fatto pratica (seria, non fittizia) da un commercialista, un fiscalista o quant'altro e può essere molto più preparato di me.
        Ma un bando di concorso deve essere il più possibile 'astratto', non può tener conto di tanti casi particolari.

        E, credimi, non lo dico perchè ho superato i 32 anni e sono laureato con 110 e lode.

        Poi, scusa la franchezza e non volermene a male, ma a me, dall'esterno, non pare che chi lavora all'interno della P.A. sia penalizzato nei concorsi pubblici.
        Anzi, per esperienza personale (e non) a me pare l'esatto contrario.
        Io ho provato per 3 volte il concorso alla Camera di Commercio di Bari e, guarda caso, quei pochi posti sono sempre andati a chi già ci lavorava, ad esempio.
        Poi in sede di valutazione globale, chi ha esperienza nella P.A. ha sempre un bonus nel punteggio (penso al concorso per amministrativi al comune di Roma, per il quale sono stato ammesso all'orale). E questo mi pare anche giusto.
        Ora, addirittura vogliono fare concorsi ad hoc per stabilizzare i precari della P.A., che, come ho detto altrove, spesso vi entrano con metodi clientelari per poi sentirsi dire: 'già che sei qui ora puoi restare'.
        Ti potrei citare un ente pubblico che due anni fa ha bandito un concorso con una preselezione durissima (solo quella alla Banca di Italia e al Senato mi avevano impressionato tanto): ebbene, quasi tutti gli interinali che vi lavoravano hanno passato questa preselezione (poi non so com'è andata finire). Un caso?
        Purtroppo siamo in Italia, Isodiana...
        Ultima modifica di harkin; 15-03-2008, 14:36.

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          #5
          Originariamente inviato da Gabriele Visualizza il messaggio
          sì ma poi questa prescrizione non viene mai rispettata, tant'è che, parlando solo dell'agenzia, ci sono decine, forse centinaia di dipendenti che vorrebbero almeno la mobilità regionale, ma questa viene impedita anche quando ci sarebbero dei posti vacanti in una determinata sede, che però vengono coperti con nuove assunzioni.
          Con riferimento alla mobilità regionale non so; penso che ci siano anche ragioni di "qualità dell'organico": nel senso che si rischierebbe di avere gente con esperienza nelle sedi più ambite e neoassunti nei posti meno richiesti.
          A livello nazionale la regione più a Sud 'toccata' dal concorso è il Lazio: credo che le regioni del Sud siano sature.
          Ultima modifica di harkin; 15-03-2008, 14:49.

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            #6
            sì ma è sempre così se ci fai caso, i problemi per me sono altri
            Gabriele

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              #7
              Originariamente inviato da harkin Visualizza il messaggio
              Si ma alcune forme di mobilità mi sembrano quanto meno 'forzate'. So che non basta per generalizzare ma io conosco un paio di persone che dal nord sono riuscite a tornare al sud in questo modo e, per loro ammissione, sfruttando delle conoscenze. E, visto che il sistema è questo, se fossi stato nelle loro condizioni l'avrei fatto anch'io

              Per quanto riguarda i limiti posti all'accesso ad alcuni concorsi io non li metterei.
              Credo che l'A.E. li abbia posti non per danneggiare gli interni ma semplicemente per ridurre il numero (sicuramente elevato) dei partecipanti e al tempo stesso avere persone più qualificate.
              Quello che ho cercato di spiegare nell'altro thread è che il voto di laurea non è indicativo in assoluto della preparazione di una persona ma, tra i criteri meritocratici per scremare i concorrenti mi pare il più valido. Certo più meritocratico del dato anagrafico.
              Poi, per carità, ci potrebbe essere un laureato con 90 che ha fatto pratica (seria, non fittizia) da un commercialista, un fiscalista o quant'altro e può essere molto più preparato di me.
              Ma un bando di concorso deve essere il più possibile 'astratto', non può tener conto di tanti casi particolari.

              E, credimi, non lo dico perchè ho superato i 32 anni e sono laureato con 110 e lode.

              Poi, scusa la franchezza e non volermene a male, ma a me, dall'esterno, non pare che chi lavora all'interno della P.A. sia penalizzato nei concorsi pubblici.
              Anzi, per esperienza personale (e non) a me pare l'esatto contrario.
              Io ho provato per 3 volte il concorso alla Camera di Commercio di Bari e, guarda caso, quei pochi posti sono sempre andati a chi già ci lavorava, ad esempio.
              Poi in sede di valutazione globale, chi ha esperienza nella P.A. ha sempre un bonus nel punteggio (penso al concorso per amministrativi al comune di Roma, per il quale sono stato ammesso all'orale). E questo mi pare anche giusto.
              Ora, addirittura vogliono fare concorsi ad hoc per stabilizzare i precari della P.A., che, come ho detto altrove, spesso vi entrano con metodi clientelari per poi sentirsi dire: 'già che sei qui ora puoi restare'.
              Ti potrei citare un ente pubblico che due anni fa ha bandito un concorso con una preselezione durissima (solo quella alla Banca di Italia e al Senato mi avevano impressionato tanto): ebbene, quasi tutti gli interinali che vi lavoravano hanno passato questa preselezione (poi non so com'è andata finire). Un caso?
              Purtroppo siamo in Italia, Isodiana...
              discorso qualitativo? Direi che la preparazione si dimostra con le prove , conosco laureati con 110 e lode da cui mi guarderei bene dal chiedere pareri e viceversa persone laureate con voti non eccezionali molto preparate. Del resto , tanto per rendere l'idea , spesso i voti piu alti vengono messi a chi segue corsi e seminari a cui viene concesso anche un programma ridotto e che di certo non sono piu preparati di chi ha passato l'intero periodo con la testa sul manuale...

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                #8
                info mobilita'

                Originariamente inviato da isodiana Visualizza il messaggio
                Quando tu scrivi:
                "So di gente che, ad esempio, per 'avvicinarsi a casa' ha avuto il trasferimento da un ente pubblico ad un altro. Cosa che, correggimi se sbaglio, senza una almeno piccola raccomandazione (politica o sindacale) non è molto facile..."
                .
                Ragazzi vorrei sapere quali le reali possibilita' del trasferimento in mobilita' (per es. dal nord al sud )dopo i 5 anni di vincolo???.Grazie

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                  #9
                  ma per potersi trasferire quali sono le condizioni necessarie?

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                    #10
                    allora forse nn avete ben inteso ... vi faccio il caso classico di chi riesce a spostarsi da una regione del nord ad una del sud ...
                    anni di anzianità --- 18 carichi di famiglia moglie con 2 figli piccoli.
                    chi riesce prima ... di certo nn ci riesce grazie alla mobilità nazionale ma grazie a ben altro.

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