ENTRATE: NIENTE CONTRATTO MA AUMENTO DEI CARICHI DI LAVORO E CHIUSURA DEGLI UFFICI.
Di contratto continua a non parlarsi ma nel frattempo l’Agenzia delle Entrate, dopo la mirabile iniziative sulle onorificenze (vedi notiziario FLP Finanze n. 10) continua con delle vere e proprie provocazioni.
Si, perché ci è stata prima inviata un’informativa con la quale l’Agenzia ci mette a conoscenza della propria volontà ci chiudere due uffici, uno a Monza ed uno a Desio, e poi ci è stato comunicato che quest’anno si intende portare il numero di accertamenti da 350.000 a 394.000 con un incremento del 12,5%.
Insomma, l’agenzia da un lato continua a negare di avere in mente un piano di chiusura degli uffici, non dando corso alle nostre richieste di convocazione, rassicurandoci che le voci che continuano ad arrivarci dalla periferia sono, per l’appunto, solo voci. Dall’altro procede ad interventi “spot” con i quali chiude un ufficio lì e un altro là, bypassando il sindacato e comunicandoci soltanto (bontà loro) che provvederà ad attivare le previste procedure sindacali in sede locale.
Insomma, l’agenzia da un lato continua a negare di avere in mente un piano di chiusura degli uffici, non dando corso alle nostre richieste di convocazione, rassicurandoci che le voci che continuano ad arrivarci dalla periferia sono, per l’appunto, solo voci. Dall’altro procede ad interventi “spot” con i quali chiude un ufficio lì e un altro là, bypassando il sindacato e comunicandoci soltanto (bontà loro) che provvederà ad attivare le previste procedure sindacali in sede locale.
Analogamente, decide di aumentare il numero degli accertamenti del 12,5% e lo comunica ieri ai giornali e solo oggi, dopo le proteste di parte sindacale, ai legittimi rappresentanti dei lavoratori.
Di convocarci preventivamente per spiegarci come si fa, in una situazione in cui i nuovi assunti saranno operativi, ben che vada, alla fine del 2008, ad aumentare i carichi di lavoro di colleghi già spremuti fino all’osso non ci hanno nemmeno pensato.
E come si coniuga un proclama ai giornali sull’aumento dell’attività di accertamento e quindi dei carichi di lavoro a lavoratori che sono senza contratto da 25 mesi, senza mai sottolineare nel comunicato stampa quest’ultima “quisquilia”, è un mistero. O meglio, ai nostri occhi è una vera e propria provocazione.
Di convocarci preventivamente per spiegarci come si fa, in una situazione in cui i nuovi assunti saranno operativi, ben che vada, alla fine del 2008, ad aumentare i carichi di lavoro di colleghi già spremuti fino all’osso non ci hanno nemmeno pensato.
E come si coniuga un proclama ai giornali sull’aumento dell’attività di accertamento e quindi dei carichi di lavoro a lavoratori che sono senza contratto da 25 mesi, senza mai sottolineare nel comunicato stampa quest’ultima “quisquilia”, è un mistero. O meglio, ai nostri occhi è una vera e propria provocazione.
Come lo è il fatto che con tutte queste materie da discutere non si trovi di meglio che convocarci lunedì, alle 3 del pomeriggio.
Abbiamo quindi fatto pervenire al direttore del personale delle Entrate una lettera (allegata al presente notiziario) con la quale si stigmatizza il comportamento dell’Agenzia e si chiede di convocarci al più presto, ad iniziare anticipando la riunione di lunedì al mattino anziché alle 3 del pomeriggio.
Allo stesso modo però, non possiamo tacere che l’atteggiamento sprezzante dell’Agenzia ci pare anche figlio di comportamenti sindacali nazionali fin troppo teneri, che fin qui sono stati tesi più ad evitare di “disturbare il manovratore” che a sottolineare il disagio dei lavoratori.
Allo stesso modo però, non possiamo tacere che l’atteggiamento sprezzante dell’Agenzia ci pare anche figlio di comportamenti sindacali nazionali fin troppo teneri, che fin qui sono stati tesi più ad evitare di “disturbare il manovratore” che a sottolineare il disagio dei lavoratori.
Speriamo che queste due ultime “docce fredde” che l’Agenzia ci ha riservato servano ai tanti delegati territoriali del sindacato, che in questi ultimi giorni si sono attivati unitariamente per far sentire la loro voce, a dare una svegliata ai loro segretari nazionali che ancora traccheggiano, aspettando forse che le cose si aggiustino da sole.
A noi della FLP Finanze non interessa la difesa dei governi amici ma la difesa dei lavoratori del fisco. Qualunque governo ci neghi la stipula di un contratto dopo 25 mesi, sia esso di destra, sinistra o centro, merita il nostro sdegno.
Ma la pensiamo tutti allo stesso modo????? Se si, questo è il momento di dimostrarlo con iniziative nazionali unitarie a sostegno della vertenza contrattuale.
Altrimenti è meglio dirlo chiaro e non prendere in giro i lavoratori.
Ma la pensiamo tutti allo stesso modo????? Se si, questo è il momento di dimostrarlo con iniziative nazionali unitarie a sostegno della vertenza contrattuale.
Altrimenti è meglio dirlo chiaro e non prendere in giro i lavoratori.
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