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AE LOMBARDIA

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    SI SI Ipovedente......

    speriamo che almeno una volta nella vita possa tornarmi utile questa cosa!!!Tutti dicono che ho delle possibilità ma non voglio illudermi.

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      Sei iscritto alla uic? loro ti aiutano, o almeno nella mia sezione hanno aiutato un sacco di gente a trovare lavoro...
      Gabriele

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        L'Equazione di Fisher in matematica finanziaria e economia stima la relazione tra tassi di interesse nominali e reali. L'equazione è principalmente usata per calcolare lo "Yield to Maturity" ovvero il rendimento alla scadenza di un titolo, in presenza di inflazione positiva.

        In campo finanziario questa equazione è usata principalmente per il calcolo dei rendimenti delle obligazioni o il tasso di rendimento di investimenti. In campo economico questa equazione è usata per predire il comportamenti dei nominali e reali.

        Assumendo rr come il tasso d'interesse reale, rn come il tasso d'interesse nominale e π come il tasso di inflazione attesa.

        L'Equazione di Fisher è la seguente

        rn = rr + π

        La equazione é usata sia per analisi ex-ante (prima) o ex-post (dopo).

        Questa equazione prende il nome da Irving Fisher famoso per i suoi lavori sulla teoria dei tassi di interesse e dei Numeri indici. Simili equazioni esistevano ai tempi di Fisher, ma si deve a Fisher la proposta di un migliore grado di approssimazione, qui di seguito illustrata.

        L'equazione esatta è derivabile dalla precedente equazione:

        1 + rn = (1 + rr)(1 + π).

        Derivazione [modifica]

        Da

        1 + rn = (1 + rr)(1 + π)

        ne segue 1 + rn = 1 + rr + π + rrπ

        e quindi i = r + π + rπ.

        il fattore rπ è trascurabile in quanto r + π è molto più grande che rπ:

        i = r + π

        e' il risultato.

        Esempio [modifica]

        Il tasso di rendimento del Buono del Tesoro inglese con scadenza 7 Marzo 2036 con cedola 4.25% e un Yield to Maturity pari al 3.81% per anno. Assumendo di replicare finanziariamente un titolo sintetico (scomponendo le singole componenti del tasso con un tasso d'interesse reale del 2% e una inflazione attesa del 1.775% (senza premio per il rischio essendo un treasury bond):

        1.02 x 1.01775 = 1.0381

        La formula indica che il termine (0.02 x 0.01775 = 0.00035 or 0.035%) e chiamare il tasso di interese nominale 3.81%.

        Al tasso d'interesse nominale del 3.81% per anno, il valore del titolo risulta essere €107.84 per un valore nominale di €100. Nel caso di "tralascio" del fattore rπ il prezzo risulta differente per €0.66 cents. La transazione media nel mercato per simili titoli era €10 milioni, quindi una differenza di €0.66 risulta pari a €66,000 per transazione

        da Wikipedia.
        [i]Gli uomini brutti hanno altre carte da giocare.
        Sì, quelle di credito[/i]

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          X gabriele

          No non sono iscritto all' UIC.

          Davvero ti aiutano a trovare lavoro? Comunque per evitare di occupare un topic non adeguato alla discussione mi daresti un tuo contatto (msn o e mail) cosi ne parliamo meglio " fuori "

          GRAZIE

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            Non mi funziona più msn, non so perché, il mio indirizzo è rickhunter@tin.it.
            Ma vai su uic.it per saperne di più, alla tua sezione provinciale.

            Scalù quello lo avevo visto, e appunto non c'ho capito niente, tu sì?
            Altrove ho trovato che l'equazione di Fisher sarebbe la più comune Mv=quantità di moneta.

            Se sara sapeva quella che era su wikipedia non vuol dire che è andata a ****, ma che si è imparata a memoria un libro di scienza delle finanze, perché io che pure qualche esamino di economia e politica economica l'ho fatto l'equazione di fisher o pretesa tale scritta su wikipedia non l'ho mai vista.
            Gabriele

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              Immaginavo l'avessi vista.
              Beh, le prime 7-8 righe sono abbastanza chiare.
              Il resto non serve.
              Comunque sul testo che ho io (600 pagine) di scienza delle finanze l'equazione di Fisher non c'è.
              Questo dovrebbe voler dire che non ci sarà nell'urna.
              Pensa poi a quante domande di Scienza delle finanze c'erano allo scritto...
              [i]Gli uomini brutti hanno altre carte da giocare.
              Sì, quelle di credito[/i]

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                Originariamente inviato da scaluzzi Visualizza il messaggio
                L'Equazione di Fisher in matematica finanziaria e economia stima la relazione tra tassi di interesse nominali e reali. L'equazione è principalmente usata per calcolare lo "Yield to Maturity" ovvero il rendimento alla scadenza di un titolo, in presenza di inflazione positiva.

                In campo finanziario questa equazione è usata principalmente per il calcolo dei rendimenti delle obligazioni o il tasso di rendimento di investimenti. In campo economico questa equazione è usata per predire il comportamenti dei nominali e reali.

                Assumendo rr come il tasso d'interesse reale, rn come il tasso d'interesse nominale e π come il tasso di inflazione attesa.

                L'Equazione di Fisher è la seguente

                rn = rr + π

                La equazione é usata sia per analisi ex-ante (prima) o ex-post (dopo).

                Questa equazione prende il nome da Irving Fisher famoso per i suoi lavori sulla teoria dei tassi di interesse e dei Numeri indici. Simili equazioni esistevano ai tempi di Fisher, ma si deve a Fisher la proposta di un migliore grado di approssimazione, qui di seguito illustrata.

                L'equazione esatta è derivabile dalla precedente equazione:

                1 + rn = (1 + rr)(1 + π).

                Derivazione [modifica]

                Da

                1 + rn = (1 + rr)(1 + π)

                ne segue 1 + rn = 1 + rr + π + rrπ

                e quindi i = r + π + rπ.

                il fattore rπ è trascurabile in quanto r + π è molto più grande che rπ:

                i = r + π

                e' il risultato.

                Esempio [modifica]

                Il tasso di rendimento del Buono del Tesoro inglese con scadenza 7 Marzo 2036 con cedola 4.25% e un Yield to Maturity pari al 3.81% per anno. Assumendo di replicare finanziariamente un titolo sintetico (scomponendo le singole componenti del tasso con un tasso d'interesse reale del 2% e una inflazione attesa del 1.775% (senza premio per il rischio essendo un treasury bond):

                1.02 x 1.01775 = 1.0381

                La formula indica che il termine (0.02 x 0.01775 = 0.00035 or 0.035%) e chiamare il tasso di interese nominale 3.81%.

                Al tasso d'interesse nominale del 3.81% per anno, il valore del titolo risulta essere €107.84 per un valore nominale di €100. Nel caso di "tralascio" del fattore rπ il prezzo risulta differente per €0.66 cents. La transazione media nel mercato per simili titoli era €10 milioni, quindi una differenza di €0.66 risulta pari a €66,000 per transazione

                da Wikipedia.
                Ciao scaluzzi,
                in effetti Fisher è stato un economista a cui si devono alcuni importanti studi nel campo della macroeconomia e della finanza.
                Quella riportata da te, seppur propriamente chiamata "equazione di Fisher", però non credo sia la relazione ricercata da Gabriele. Mi pare di ricordare che una forumista scrisse del suo concorso e di una domanda che le capitò: moltiplicatore del reddito ed equazione di Fisher. Questa è una domanda di macroeconomia, e l'equazione di Fisher "giusta", in questo caso, è una variante fisheriana della teoria quantitativa della moneta, la cosiddetta "equazione dello scambio":
                MV=PT
                in cui M: stock di moneta, V: velocità di circolazione della moneta, P: livello generale dei prezzi, T: totale delle transazioni effettuate utilizzando la moneta. In seguito, altri economisti cambiarono T con Q: la produzione reale (misurata con la proxy PIL, che nei modelli economici è contraddisitinta da Y), per cui in molti manuali di economia si trova esplicitata come:
                M/P=kY
                con M/P: stock di moneta reale e k=1/V: inverso della velocità di circolazione della moneta.
                Questa formula rientra nell'analisi neoclassica della curva LM nel modello IS LM.

                Quella postata da te, la vera equazione di Fisher, come hai riportato nell'esempio permette di costruire il rendimento a scadenza di un'obbligazione nell'ipotesi di struttura a termine dei tassi d'interesse, ma non c'entra nulla con la curva IS LM e la contrapposizione neoclassica alla teoria keynesiana (e poi, molto più semplicemente, non è nel programma del concorso!)
                Un saluto!

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                  Sei sempre avanti!!!!
                  Allora sì.
                  Quella è un'equazione molto conosciuta.
                  Cioè, era anche nel mio libro di macro...che non ho consultato non avendolo sotto mano.
                  [i]Gli uomini brutti hanno altre carte da giocare.
                  Sì, quelle di credito[/i]

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                    Tra l'altro c'è pure sul Simone.
                    Almeno su quello vecchio.
                    Ah...che rin********mento.
                    [i]Gli uomini brutti hanno altre carte da giocare.
                    Sì, quelle di credito[/i]

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                      Originariamente inviato da scaluzzi Visualizza il messaggio
                      Immaginavo l'avessi vista.
                      Beh, le prime 7-8 righe sono abbastanza chiare.
                      Il resto non serve.
                      Comunque sul testo che ho io (600 pagine) di scienza delle finanze l'equazione di Fisher non c'è.
                      Questo dovrebbe voler dire che non ci sarà nell'urna.
                      Pensa poi a quante domande di Scienza delle finanze c'erano allo scritto...
                      l'anno scorso l'hanno chiesta perchè c'era nel testo per prepararsi al concorso ma in una nota e viene richiamata a proprosito della immissione di carta moneta (in una nota!!!) e dice:
                      per capire il rapporto tra emissione di moneta e sistema economico si ricordi l'equazione di Fisher per cui:
                      P: M*V/Q
                      cioè il livello generale dei prezzi (P) è direttamente proporzionale alla quantità di moneta in circolazione (M) e alla sua velocità di circolazione (V) e inversamente proporzionale alla quantità di risorse, beni e servizi, presenti sul mercato (Q). Pertanto un aumento di M e V è da considerarsi positiva se ci si trova di fronte a risorse esuberanti (Q) che vengono stimolate a combinarsi con la moneta addizionale che è presente sul mercato. . Nel caso in cui le risorse sono amorfe, cioè non ci sono risorse da stimolare e quindi l'aumento di moneta non produce un aumento di tali risorse si ha inflazione in quanto aumenta il numeratore della frazione e il denominatore resta immutato.

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