“Battaglia vinta, la lingua italiana non verrà più discriminata nei concorsi Ue” dell'Ufficio europeo di selezione del personale (Epso). Lo rende noto il vicepresidente del Parlamento europeo Antonio Tajani (Fi), riportando la risposta della Commissione europea a un'interrogazione, presentata insieme al collega spagnolo Luis Ramon Valcarcel (Ppe), sulla discriminazione linguistica nei documenti dei bandi di concorso.
L'interrogazione faceva seguito a una serie di sentenze della Corte di giustizia europea. Sentenze che, in sintesi, considerano la pubblicazione dei documenti dei bandi di concorso in inglese, francese e tedesco una discriminazione nei confronti delle altre lingue dell'Unione. Una lunga battaglia legale che ha visto dare ragione, a più riprese, a Italia e Spagna sin dal 2008 ed è sfociata, nel settembre 2015, nell'annullamento di tre concorsi organizzati da Epso.
L'Ufficio europeo di selezione del personale ha già iniziato ad adeguarsi e a pubblicare dal 2011 alcuni bandi di concorso e i documenti delle prove di pre-selezione in tutte le lingue ufficiali dell'Unione. In seguito, l'Epso ha effettuato “un'analisi approfondita delle possibili opzioni disponibili e della loro fattibilità”, spiega la commissaria Ue per il bilancio e le risorse umane Kristalina Georgieva rispondendo all'interrogazione di Tajani e Valcarcel.
In questo processo di revisione, garantisce la vicepresidente, “l'Epso si adopererà per garantire sia il pieno rispetto del principio di non discriminazione che un funzionamento adeguato e corretto dell'amministrazione dell'Ue in presenza di 24 lingue ufficiali”.
“In effetti, la Commissione ritiene che sia possibile migliorare alcuni elementi delle attuali norme generali relative all'uso delle lingue nei concorsi gestiti dall'Epso alla luce delle sentenze”, ammette Georgieva, ricordando che “in quest'ottica, l'Epso sta attualmente rivedendo le disposizioni generali relative ai concorsi”.
Quanto ai tempi, l'Ufficio europeo di selezione del personale, riferisce Georgieva, “intende pubblicare la procedura di selezione rivista nella primavera del 2016”.
www.euractiv.it/it/news/norme/11898-concorsi-ue-tajani-fi-lingua-italiana-non-piu-discriminata.html
L'interrogazione faceva seguito a una serie di sentenze della Corte di giustizia europea. Sentenze che, in sintesi, considerano la pubblicazione dei documenti dei bandi di concorso in inglese, francese e tedesco una discriminazione nei confronti delle altre lingue dell'Unione. Una lunga battaglia legale che ha visto dare ragione, a più riprese, a Italia e Spagna sin dal 2008 ed è sfociata, nel settembre 2015, nell'annullamento di tre concorsi organizzati da Epso.
L'Ufficio europeo di selezione del personale ha già iniziato ad adeguarsi e a pubblicare dal 2011 alcuni bandi di concorso e i documenti delle prove di pre-selezione in tutte le lingue ufficiali dell'Unione. In seguito, l'Epso ha effettuato “un'analisi approfondita delle possibili opzioni disponibili e della loro fattibilità”, spiega la commissaria Ue per il bilancio e le risorse umane Kristalina Georgieva rispondendo all'interrogazione di Tajani e Valcarcel.
In questo processo di revisione, garantisce la vicepresidente, “l'Epso si adopererà per garantire sia il pieno rispetto del principio di non discriminazione che un funzionamento adeguato e corretto dell'amministrazione dell'Ue in presenza di 24 lingue ufficiali”.
“In effetti, la Commissione ritiene che sia possibile migliorare alcuni elementi delle attuali norme generali relative all'uso delle lingue nei concorsi gestiti dall'Epso alla luce delle sentenze”, ammette Georgieva, ricordando che “in quest'ottica, l'Epso sta attualmente rivedendo le disposizioni generali relative ai concorsi”.
Quanto ai tempi, l'Ufficio europeo di selezione del personale, riferisce Georgieva, “intende pubblicare la procedura di selezione rivista nella primavera del 2016”.
www.euractiv.it/it/news/norme/11898-concorsi-ue-tajani-fi-lingua-italiana-non-piu-discriminata.html
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