le operazioni esenti elencate nell'art. 10 del DPR 633/72 sono operazioni del tutto perfette (ripsettano cioè i tre requisiti iva per essere imponibili) ma sono per ragioni economiche e sociali considerate esenti e quindi escluse dal meccanismo della detrazione ex art. 19. l'esempio di calcolo è il seguente:
iva sugli acquisti: 400
iva vendite per op.imponibili: 1000
iva vendite esente: 200
cessione bene amm.le: 100
pro-rata = % di detraibilità = (1100-100)/(1100-100)+200
pro-rata = 1000 / 1200 = 0,8333 = 83%
quindi:
- 400 (iva acquisti detraibile) x 83% = 332,00
- 68 euro residuo è iva indetraibile
- liquidazione iva: 1000 - 332,00 = 668,00 (a debito)
E' stao chiarito che tale meccanismo si applica solo epr coloro che svolgono in modo continuativo attività esenti e imponibili
mentre per operazioni saltuarie esenti o viceversa imponibili (per coloro che svolgono attività solo esente) non si apllica
2)il regime speciale del margine (Atrt. 36-40 D.L.41/95)
prevede un calcolo particolare dell'imposta diverso da quello tradizonale ex art. 19. esso è utilizzato per le cessioni dii beni mobili usati, beni d'antiquariato,francobolli e monete da collezione e oggetti d'arte. la ratio è legata al fatto che il rivenditore del bene usato lo ha già comprato con iva inclusa senza poter detrarre l'IVA (e di conseguenza deve venderlo ad un prezzo già iva compresa ma non esposta perchè compresa nel prezzo). da qui il margine dato dalla diff. tra il prezzo di vendita e quello di acquisto (aumentato delle spese di riparazione o amnutenzione sul bene) su cui applicare le aliquote di imposta .i metodi usati sono tre:
analitico, forfettario e globale. il primo viene calcolato epr ogni operazione di aqcuisto e vendita il margine: se negativo non viene calcolata l'iva ma si perde la possibilità di poterlo usare in successive compensazioni e quindi viene perso. il secondo viene usato quando il prezzo d'acquisto non è determinabile o rilevante (francobolli da collezione, monete antiche) l'iva è detrminata applicando una percentuale (dal 60 al 25% sul prezzo di vendita. l'ultimo metodo (usato dai concessionari di auto e non solo)invece consente di calcorae il margine sul totale dei prezzi di acquisto (aumenatte delle spese di riparazione e accessorie) e di vendita del mese o trimestre e consente il riporto dei margini negativi. ecco l'esempio con il margine globale e due aliquote:
- totale costi sostenuti nel mese col margine: 10.000
- totale vendite effettuate nel mese col margine: 30.000
di cui:
- cessioni al margine al 20%:150.000
- cessioni al margine al 10%: 50.000
margine = 300.000 - 100.000 = 200.000
scorporo:
aliquota al 20% = (150.000 / 300.000) x 200.000 = 100.000
aliquota al 10% = (50.000 / 300.000) x 200.000 = 33.320
iva da versare: 133.320
ciao
iva sugli acquisti: 400
iva vendite per op.imponibili: 1000
iva vendite esente: 200
cessione bene amm.le: 100
pro-rata = % di detraibilità = (1100-100)/(1100-100)+200
pro-rata = 1000 / 1200 = 0,8333 = 83%
quindi:
- 400 (iva acquisti detraibile) x 83% = 332,00
- 68 euro residuo è iva indetraibile
- liquidazione iva: 1000 - 332,00 = 668,00 (a debito)
E' stao chiarito che tale meccanismo si applica solo epr coloro che svolgono in modo continuativo attività esenti e imponibili
mentre per operazioni saltuarie esenti o viceversa imponibili (per coloro che svolgono attività solo esente) non si apllica
2)il regime speciale del margine (Atrt. 36-40 D.L.41/95)
prevede un calcolo particolare dell'imposta diverso da quello tradizonale ex art. 19. esso è utilizzato per le cessioni dii beni mobili usati, beni d'antiquariato,francobolli e monete da collezione e oggetti d'arte. la ratio è legata al fatto che il rivenditore del bene usato lo ha già comprato con iva inclusa senza poter detrarre l'IVA (e di conseguenza deve venderlo ad un prezzo già iva compresa ma non esposta perchè compresa nel prezzo). da qui il margine dato dalla diff. tra il prezzo di vendita e quello di acquisto (aumentato delle spese di riparazione o amnutenzione sul bene) su cui applicare le aliquote di imposta .i metodi usati sono tre:
analitico, forfettario e globale. il primo viene calcolato epr ogni operazione di aqcuisto e vendita il margine: se negativo non viene calcolata l'iva ma si perde la possibilità di poterlo usare in successive compensazioni e quindi viene perso. il secondo viene usato quando il prezzo d'acquisto non è determinabile o rilevante (francobolli da collezione, monete antiche) l'iva è detrminata applicando una percentuale (dal 60 al 25% sul prezzo di vendita. l'ultimo metodo (usato dai concessionari di auto e non solo)invece consente di calcorae il margine sul totale dei prezzi di acquisto (aumenatte delle spese di riparazione e accessorie) e di vendita del mese o trimestre e consente il riporto dei margini negativi. ecco l'esempio con il margine globale e due aliquote:
- totale costi sostenuti nel mese col margine: 10.000
- totale vendite effettuate nel mese col margine: 30.000
di cui:
- cessioni al margine al 20%:150.000
- cessioni al margine al 10%: 50.000
margine = 300.000 - 100.000 = 200.000
scorporo:
aliquota al 20% = (150.000 / 300.000) x 200.000 = 100.000
aliquota al 10% = (50.000 / 300.000) x 200.000 = 33.320
iva da versare: 133.320
ciao
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