Ciao, volevo evidenziare tramite Esame avvocato, elaborato, obbligo di motivazione, insussistenza, voto numerico che il 30 gennaio 2009 la Corte Costituzionale ha sentenziato che nella valutazione dell’elaborato in sede di esame di abilitazione forense, non è necessaria la motivazione in quanto ormai è diritto vivente la sufficienza del solo voto numerico.
Il punto non riguarda ovviamente semplicemente soltanto gli esami di abilitazione alla professione di avvocato ma ogni genere di elaborato o risposta aperta costituente la prova scritta di ogni concorso.
Il problema è che la mancata esternazione tramite giudizio o segni di correzione di una prova scritta impedisce ad ogni concorrente di poter conoscere il motivo del proprio punteggio e di comprendere se ha rispettato i requisiti stabiliti da qualsiasi commissione esaminatrice ed eventualmente esperire un valido ricorso.
Questa decisione apre sempre più la strada ad ogni tipo di "errata e non oggettiva" valutazione da parte di qualsiasi commissario di concorso.
La Corte sostiene che "non è necessaria la motivazione in quanto fà parte ormai del diritto vivente", come dire che poichè un pò tutti la vedono così allora è giusto non modificare nulla, dovendo piuttosto decidere se una norma è giusta o meno ed eventualmente correggerla a prescindere che la maggioranza la veda in una certa maniera. che ne pensate?
Il punto non riguarda ovviamente semplicemente soltanto gli esami di abilitazione alla professione di avvocato ma ogni genere di elaborato o risposta aperta costituente la prova scritta di ogni concorso.
Il problema è che la mancata esternazione tramite giudizio o segni di correzione di una prova scritta impedisce ad ogni concorrente di poter conoscere il motivo del proprio punteggio e di comprendere se ha rispettato i requisiti stabiliti da qualsiasi commissione esaminatrice ed eventualmente esperire un valido ricorso.
Questa decisione apre sempre più la strada ad ogni tipo di "errata e non oggettiva" valutazione da parte di qualsiasi commissario di concorso.
La Corte sostiene che "non è necessaria la motivazione in quanto fà parte ormai del diritto vivente", come dire che poichè un pò tutti la vedono così allora è giusto non modificare nulla, dovendo piuttosto decidere se una norma è giusta o meno ed eventualmente correggerla a prescindere che la maggioranza la veda in una certa maniera. che ne pensate?
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