qualcuno sarebbe così gentile da spiegarmi in poche parole in cosa consiste la teoria burocratica di weber? ho notato che è abbastanza gettonata tra le domande ma sul simone non c'è
nei motori di ricerca ho trovato questo...ma sinceramente non ancora l'ho studiato e non so se è giusto o meno.
Spero solo ti sia utile! [img]images/smiley_icons/icon_razz.gif[/img]
Weber definisce l’oggetto d’indagine specifico della sociologia, da cui si è generata la moderna scienza dell’organizzazione: le uniformità dell’agire umano, quali si riscontrano nei comportamenti dotati di senso e orientati verso l’atteggiamento di altri individui.
Weber propone una tipologia dell’agire sociale in base all’orientamento di senso. L’agire sociale può essere determinato:
1) in modo razionale rispetto allo scopo
2) in modo razionale rispetto al valore
3) in modo affettivo
4) in modo tradizionale
E’ la progressiva applicazione del calcolo razionale, che nell’amministrazione burocratica si dispiega compiutamente, che ha prodotto quella che Weber ha chiamato la razionalizzazione.
Al centro dell’analitica weberiana della ragione è la teoria dell’agire sociale: l’azione rispetto allo scopo, che si attua quando semplicemente si intende ottenere un certo risultato, e ci si adopera di conseguenza utilizzando i mezzi che si giudicano appropriati; l’agire razionale rispetto al valore, in cui lo scopo non è estrinseco, ma è semplicemente la corrispondenza dell’azione al valore, a un principio, a un ideale. Solo questi due tipi di azione (rispetto allo scopo/rispetto al valore) a rigore sono razionali; le restanti attività sociali sono extrarazionali, e sono: l’azione effettiva, ossia quella irriflessiva, determinata dalla passione, dall’umore o dallo stato d’animo del soggetto, e l’analisi tradizionale, quella dettata da abitudini, tradizioni, costumi. Weber nota che esiste una certa “selezione sociale” indirizzata a privilegiare e incoraggiare i comportamenti razionali.
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La burocrazia sarebbe, secondo Weber, espressione e risultato dei processi di razionalizzazione e di specializzazione funzionale che si registrano nelle comunità politiche nelle quali si realizza un rapporto di subordinazione fra i cittadini e un ceto di pubblici funzionari che conquista la loro fiducia per la razionalità tecnica che dispiega nel suo operare. Ne scaturirebbero alcuni tratti caratteristici della burocrazia: la sua obbedienza a una serie di ordinamenti; il suo essere definita da relazioni di dipendenza gerarchica che presuppongono una rigida divisione del lavoro e un'organizzazione sulla base della competenza; la remunerazione degli impiegati con uno stipendio e, infine, la distinzione tra ufficio e suo detentore. Il modello weberiano è stato sottoposto a critiche da parte di quanti ritengono che esso non sia in grado di spiegare lo sviluppo di concrete realtà storiche e che nell'azione del funzionario privilegi l'aspetto ritualistico.
****** vado in tilt....sconforto totale...ancora faccio tributario....e nemmeno lo so.......cmq di una cosa mi sto rendedendo conto chi passa all'orale è davvero preparato e il posto lo merita..
<font color="deeppink">...è vero...qui sul forum poi sembra che ci sia gente che conosce anche lòe risposte alle domande più impensate.... [img]images/smiley_icons/icon_sad.gif[/img] </font>
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