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    permesso elettorale

    sono cancelliere c1 neo-assunto presso Tribunale di Torino.
    Pongo un quesito a cui l'ufficio del mio personale non ha saputo darmi risposta precisa: esiste una norma che prevede la possibilità di chiedere giorni di permesso retribuito per esercitare il diritto di voto? Io sono iscritto nelle liste elettorali del comune di Acerra ( NA ) a più di 700 km da Torino.
    Sono stato assunto due settimane fa e, pertanto, non vi erano nemmeno i tempi per poter effettuare un cambio di iscrizione nelle liste elettorali.
    Grazie a chi può darmi qualche info.

    #2
    Ciao Luigi, credo che i permessi elettorali retribuiti valgano solo per coloro che sono sn impegnati in qualità di componenti del seggio elettorale, che - in quanto pubblici ufficiali - devono adempiere al proprio dovere vs lo Stato (pensa che hanno diritto anche al riposo compensativo nei gg di martedì e mercoledì, non avendo beneficiato del riposo nel we).
    Nel settore privato il dipendente può ottenere permessi elettorali non retribuiti per esercitare il proprio diritto di voto, che l'azienda può poi imputare alla voce "ferie" o "permessi". Nel settore pubblico non ho certezza di questo, ma credo che la normativa non si discosti molto da quella delle aziende private!
    Gin

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      #3
      Ha ragione Ginevra. Io sono stata assunta alla DPL di Belluno da pochi giorni. I capi mi hanno detto la stessa identica cosa.

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        #4
        chiunque faccia da rappresentante di lsita ha diritto ad avere i cd. permessi elettorali, e NON possono essere negati.

        nel caso specifico delle prossime elezioni, si ha diritto ad assentarsi dal lavoro il lunedì (per lo spoglio) + altri due giorni di riposo compensativo da fruire entro 30 giorni.

        al ritorno presenterai il certificato rilasciatoti dal presidente del seggio.

        chiedi ad un sindacalista che ti confermerà
        un saluto a tutti!

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          #5
          saluti saluti saluti

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            #6
            Originariamente inviato da luigi1977 Visualizza il messaggio
            sono cancelliere c1 neo-assunto presso Tribunale di Torino.
            Pongo un quesito a cui l'ufficio del mio personale non ha saputo darmi risposta precisa: esiste una norma che prevede la possibilità di chiedere giorni di permesso retribuito per esercitare il diritto di voto? Io sono iscritto nelle liste elettorali del comune di Acerra ( NA ) a più di 700 km da Torino.
            Sono stato assunto due settimane fa e, pertanto, non vi erano nemmeno i tempi per poter effettuare un cambio di iscrizione nelle liste elettorali.
            Grazie a chi può darmi qualche info.
            Non ci sono permessi per esercitare il diritto di voto nel pubblico impiego. Hanno diritto ai riposi i componenti del seggio: si recuperano le giornate del sabato (per costituzione del seggio ed inizio operazioni) e la domenica; il lunedì (nel caso il voto si svolga anche in tale giornata); se lo spoglio si protrae oltre la mezzanotte si recupera anche il giorno successivo.
            Credo solo ci sia un'agevolazione delle Ferrovie per acquistare il biglietto a tariffa ridotta.
            L'esercizio del voto non è un obbligo, pertanto non ci sono conseguenze se non si va a votare. Però è un diritto-dovere del cittadino scegliere da chi farsi governare.
            Votate, votate, votate....

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              #7
              In generale non spetta alcun permesso per esercitare il diritto di voto nel pubblico impiego poiché (prescindendo dal fatto che la legge viene puntualmente disattesa) c'è l'obbligo del dipendente pubblico di acquisire la residenza nel luogo dove si presta servizio.
              Nel tuo caso, se dimostri che non c'è stato tempo tra l'assunzione e le votazioni per cambiare la residenza, ti spetterebbe il permesso retribuito per esercitare il tuo diritto di voto. Più semplicemente, ti consiglio per la prossima volta di farti nomiare rappresentante di lista in modo che (se svolgi il tuo lavoro su 5 giorni lavorativi) puoi scendere ad Acerra il venerdì sera e restarci fino al mercoledì successivo poiché ti toccano due giorni di permesso (martedì e mercoledì) per i due giorni non lavorativi (sabato e domenica) per cui hai avuto la funzione di rappresentante di lista.
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                #8
                La materia è disciplinata dalla circolare della ragioneria generale dello Stato Igop n. 23 del 10.3.1992. La concessione del permesso retribuito per recarsi a votare in comune diverso da quello della sede di servizio, ai sensi dell’ art. 118 del DPR 30.3.1957, n. 361, è previsto solo nell’ipotesi in cui il lavoratore risulti trasferito di sede nell’approssimarsi delle elezioni il quale, anche se abbia provveduto nel prescritto termine di 20 giorni a chiedere il trasferimento di residenza, non abbia ottenuto in tempo l’iscrizione nelle liste elettorali della nuova sede di servizio.
                Qualora ricorra la predetta circostanza al lavoratore va riconosciuto il permesso retribuito per l’esercizio del diritto di voto entro i limiti di tempo stabiliti dal Ministero del Tesoro con Decreto 5.3.1992 sotto indicati, comprensivi del tempo occorrente per il viaggio di andata e ritorno:
                • un giorno per le distanze da 350 a 700 chilometri;

                • due giorni per le distanze oltre i 700 chilometri o per spostamenti da e per le isole.
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