Roma, 28 set. (Apcom) - Stop al precariato nella pubblica amministrazione: è una delle voci della bozza della Finanziaria 2008 che verrà discussa oggi dal Consiglio dei ministri e che Apcom è in grado di anticipare: si legge che la spesa per le nuove assunzioni di lavoratori statali nel 2010 non potrà superare il 60% di quella relativa alle cessazioni avvenute nel 2009. Inoltre dal prossimo anno le amministrazioni pubbliche "assumono esclusivamente con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato" e non possono avvalersi del lavoro flessibile se non per esigenze stagionali e con contratti non superiori a tre mesi.
Dal prossimo anno inoltre le amministrazioni pubbliche "assumono esclusivamente con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato". E' quanto si legge nella bozza di Finanziaria. Le amministrazioni non potranno avvalersi del lavoro flessibile "se non per esigenze stagionali per periodi non superiori a tre mesi". Inoltre "le amministrazioni non possono stipulare con lo stesso lavoratore contratti a tempo determinato che superino la durata complessiva di due anni". In caso di necessità "temporanee ed eccezionali" sarà possibile avvalersi del personale di altre amministrazioni, per un periodo non superiore a sei mesi.
Esclusi dalla norma solo gli enti locali non sottoposti al patto di stabilità interno e con meno di 15 dipendenti, oltre al servizio sanitario nazionale solo per quel che riguarda il personale infermieristico. Si tratta di disposizioni "non derogabili dalla contrattazione collettiva" e la loro violazione non comporta l'automaitca assunzione a tempo indeterminato dal lavoratore coinvolto, il quale però ha diritto al risarcimento del danno, mentre l'amministrazione potrà rivalersi sul dirigente che ha commesso la violazione in caso di "dolo o colpa grave". Le amministrazioni che violano le norme non potranno assumere per tre anni.
Dal prossimo anno inoltre le amministrazioni pubbliche "assumono esclusivamente con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato". E' quanto si legge nella bozza di Finanziaria. Le amministrazioni non potranno avvalersi del lavoro flessibile "se non per esigenze stagionali per periodi non superiori a tre mesi". Inoltre "le amministrazioni non possono stipulare con lo stesso lavoratore contratti a tempo determinato che superino la durata complessiva di due anni". In caso di necessità "temporanee ed eccezionali" sarà possibile avvalersi del personale di altre amministrazioni, per un periodo non superiore a sei mesi.
Esclusi dalla norma solo gli enti locali non sottoposti al patto di stabilità interno e con meno di 15 dipendenti, oltre al servizio sanitario nazionale solo per quel che riguarda il personale infermieristico. Si tratta di disposizioni "non derogabili dalla contrattazione collettiva" e la loro violazione non comporta l'automaitca assunzione a tempo indeterminato dal lavoratore coinvolto, il quale però ha diritto al risarcimento del danno, mentre l'amministrazione potrà rivalersi sul dirigente che ha commesso la violazione in caso di "dolo o colpa grave". Le amministrazioni che violano le norme non potranno assumere per tre anni.