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    Ciao! Penso sia necessario mettere il nuovo assessore al corrente della situazione.

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      ...

      Forse si potrebbe mandargli una lettera tipo quella già spedita a Di Stefano che riassumi la situazione e poi chiedergli un appuntamento!?
      Chi se ne occupa?!
      Ragazzi dai non perdiamo tempo!!!

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        Allora io direi:
        1. Chiamare, come leggete nella email, all'assessorato del Personale e a qullo delle Politiche Giovanili per sapere che fine ha fatto la nostra richiesta di accesso agli atti, visto che all'urp non ne sanno nulla.
        2. Tenere sotto controllo quando fanno la delibera per i precari perchè dobbiamo bloccarli...leggete qui:
        Regione Lazio - Lavoro, Pari Opportunità, Giovani
        3. Inviare una nuova lettera al nuovo Assessore, ma ancora non credo sia stata fatta la nomina ufficiale!!!!

        MUOVIAMOCI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!!!

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          Ciao, ho provato a telefonare ma finchè non verrà nominato il nuovo assessore è tutto bloccato: mi hanno detto di richiamare fra qualche giorno.

          Marco

          Originariamente inviato da Giggetta Visualizza il messaggio
          Allora io direi:
          1. Chiamare, come leggete nella email, all'assessorato del Personale e a qullo delle Politiche Giovanili per sapere che fine ha fatto la nostra richiesta di accesso agli atti, visto che all'urp non ne sanno nulla.
          2. Tenere sotto controllo quando fanno la delibera per i precari perchè dobbiamo bloccarli...leggete qui:
          Regione Lazio - Lavoro, Pari Opportunità, Giovani
          3. Inviare una nuova lettera al nuovo Assessore, ma ancora non credo sia stata fatta la nomina ufficiale!!!!

          MUOVIAMOCI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!!!

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            ...

            Qualcuno tra gli assunti sa qualcosa che possa darci speranza?!

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              Il problema e' che ora come ora non so neanche che fine faccio io...

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                Novità?

                Qualcuno ha qualche novità per noi poveri idonei? Qualche voce sulle intenzioni del nuovo assessore? Please continuate a darci speranze voi che siete dentro!!!

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                  Principio del pubblico concorso

                  Riporto agenzia del 5 c.m.

                  (ASCA) - Roma, 5 mar - ''Prendo atto che la CGIL non parla piu' di 400.000 precari a rischio da luglio se entrera' in vigore la norma inserita nell'Atto Senato 1167, ma di 56.281 dipendenti. Questo vuol dire che l'entrata in vigore della norma non riguardera' 400.000 precari, ma un numero notevolmente inferiore''. Lo afferma in una nota il ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta.

                  ''Il monitoraggio che partira' lunedi' consentira', comunque, di censire in ogni Pubblica Amministrazione l'esatto numero dei lavoratori atipici, la loro modalita' di assunzione e la capienza in organico. In questo modo - aggiunge -potremo finalmente disporre di tutti gli elementi per consentire, a coloro che ne abbiano i requisiti, la partecipazione ai concorsi riservati per l'ingresso definitivo nella Pubblica Amministrazione. E' appena il caso di ricordare alla CGIL che le norme volute dal Governo Prodi hanno di fatto garantito ai lavoratori atipici solo una proroga del loro rapporto di lavoro, il quale - sulla base della circolare n. 5/2008 del mio predecessore Nicolais - cesserebbe comunque il 31 dicembre 2009''.

                  ''Penso - conclude Brunetta - che sia arrivato il momento di dire basta alle proroghe e di affrontare con senso di responsabilita' il problema del precariato nella Pubblica Amministrazione rispettando il principio costituzionale del pubblico concorso''.

                  red-luq/rf/ss

                  PS
                  Mica Brunetta starà capitolando sotto la scure della CGIL? .... chissà se dopo aver sistemato tutti i precari qualche posticino resterà disponibile per noi idonei non vincitori.

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                    Riporto altro articolo del 06/03/2009 18:55

                    Pubblico impiego: Brunetta su atipici, gran parte sono marchette

                    Il ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, ha annunciato che lunedì partirà "un'analisi sugli atipici nel pubblico impiego, per capire quanti sono, chi li ha presi e come". Il ministro, intervenendo oggi a Firenze all'assemblea nazionale dei giovani imprenditori di Confartigianato, ha spiegato che l'analisi si è resa necessaria "perché gran parte di loro sono stati presi a chiamata diretta, e queste sono marchette'.

                    "I dipendenti pubblici in Italia - ha aggiunto il ministro - sono oltre 3,6 milioni, negli anni si è bloccato il turn over e si è ricorso agli atipici. Adesso si vorrebbero trasformare tutti in contratti a tempo indeterminato, ma senza un concorso o una selezione quanto si risparmia?. Un po' di rischio - ha concluso - fa bene alla produttività ma bisogna anche evitare che l'atipico rimanga tale per tutta la vita".

                    (Pubblico impiego: Brunetta su atipici, gran parte sono marchette - Rassegna.it - Sito di informazione su lavoro, politica ed economia sociale)

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                      Dal Giornale di mercoledi' scorso

                      Era un paio di giorni che volevo metterlo, notare la frase che ho evidenziato.

                      «E ora chi ha assunto precari a go-go dovrà fornirci un ampio rendiconto»

                      RomaL’Italia della crisi è un Paese che crede all’esistenza del mastino dei Baskerville, che rischia di abbandonarsi alla paura di un mostro infernale pronto a sbranare chiunque. Nei romanzi di sir Arthur Conan Doyle toccava a Sherlock Holmes impersonare il raziocinio in un mondo disordinato. Ieri questa sorte è toccata al ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta.
                      Le indiscrezioni relative all’emanazione di un decreto legge sul pubblico impiego finalizzato, tra le altre cose, a bloccare la stabilizzazione selvaggia dei precari hanno scatenato un putiferio nell’universo sindacale e politico. Ovviamente di sinistra. La Cgil ieri ha sfornato dati angoscianti: 420mila precari a rischio nelle amministrazioni pubbliche ai quali si sarebbe potuto aggiungere un campione di 100mila unità considerando anche stagisti e tirocinanti.
                      L’opposizione ha soffiato sul fuoco. «Bisogna bloccare subito l’uscita dei precari di scuola e pubblica amministrazione», ha tuonato il segretario del Pd, Dario Franceschini, alla disperata rincorsa di Italia dei Valori e sinistra radicale per rimpinguare un bacino elettorale che i sondaggi indicano in costante decrescita. Se l’argomento non fosse di per sé delicato e serio, si potrebbe descrivere la vicenda con toni comici per il fatto che ogni dichiarazione è stata corredata delle cifre più disparate. Se per la Cgil la platea a rischio era di circa mezzo milione di lavoratori, per la democratica Madia i precari in bilico erano 200mila, ma salivano a 400mila per l’Udc Cesa. Per porre fine al caos nel tardo pomeriggio di ieri è stato Brunetta in persona a convocare una conferenza stampa per mettere i puntini sulle «i» e, soprattutto, per annunciare un provvedimento senza precedenti: il primo monitoraggio per via amministrativa degli organici della Pa sia a livello centrale che periferico.
                      Il ministro però non si è risparmiato una boutade. «Se i numeri della Cgil sono simili a quelli della partecipazione agli scioperi, allora siamo tranquilli», ha detto tirando anche una stoccata ai colleghi parlamentari. «Chi dice 100-200-400mila precari, si inventa i numeri», ha aggiunto ricordando che l’analogo provvedimento preso per gli enti di ricerca ha fatto emergere solo meno di 2mila figure nonostante i sindacati profetizzassero sciagure per 50mila persone. Brunetta ha infatti lasciato trasparire come le recenti polemiche nascondessero l’intento di minarne il ruolo istituzionale. «Trovo ignobile e irresponsabile la speculazione che si è fatta in questi giorni così come è ignobile e irresponsabile chi ha fatto uscire voci false di un decreto che non è all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri», ha precisato.
                      L’affondo di Brunetta, però, è stato preceduto da una ricostruzione delle norme riguardanti il precariato nella Pa. Le Finanziarie 2007 e 2008 del governo Prodi hanno solamente prorogato i contratti a termine non essendoci risorse per le assunzioni. Una circolare dell’ex ministro Nicolais, ha esteso fino al 31 dicembre 2009 la durata dei contratti in attesa di una precisa regolamentazione. Il ddl Brunetta collegato alla manovra triennale, che prevedeva un censimento degli atipici, è ancora in attesa di approvazione al Senato.
                      Per frenare le «speculazioni irresponsabili», il colpo di scena. Da lunedì partirà per via amministrativa il monitoraggio della Pa. Agli enti sarà inviata una lettera e una semplice griglia con sei voci dalle quali si potrà comprendere la situazione finanziaria dell’ente, la pianta organica, come sono stati assunti i precari e quanti hanno titolo alla stabilizzazione senza ledere i diritti dei vincitori di concorso. «Ne vedremo delle belle», ha promesso Brunetta aggiungendo che coloro che non risponderanno saranno esclusi dalla regolarizzazione. «Penso di concludere tutto entro gli inizi di aprile», ha annunciato. E ci sarà totale trasparenza: i dati saranno pubblicati online e governo, Parlamento e sindacati ne saranno informati. Una volta concluso l’iter, bisognerà indire i concorsi per stabilizzare i precari che hanno diritto all’assunzione. Si potrà vedere «per filo e per segno chi ha assunto chi, come e se lo poteva permettere». Insomma, chi ha infornato come precari «a chiamata» parenti, amici e raccomandati dovrà renderne conto. In fondo, il mastino dei Baskerville non è mai esistito.
                      «E ora chi ha assunto precari a go-go dovrà fornirci un ampio rendiconto» - Articolo - ilGiornale.it del 04-03-2009

                      Vi siete fatti sentire al Ministero della Funzione Pubblica?

                      Inoltre, cercate Gian Maria De Francesco al Giornale e parlate con lui...

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