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Blocco del turn-over dal 2011 è legittimo?

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    Blocco del turn-over dal 2011 è legittimo?

    Si sente un gran parlare in questi giorni di un blocco del turnover nella pubblica amministrazione per i prossimi 2 anni, blocco che dovrebbe essere inserito nella manovra finanziaria che sta per essere varata per decreto (si parla di martedì o giovedì prossimo).
    Ho pensato pensato che potesse essere utile creare questa discussione per poter raccogliere in un unico contenitore informazioni sull'impatto che tale norma avrà/potrebbe avere sui concorsi pubblici.
    Quindi chi ha informazioni a riguardo si faccia avanti!
    Un saluto a tutti

    #2
    Attualmente le percentuali del turnover, con riferimento alle cessazioni, sono le seguenti (cfr. Circolare Funzione Pubblica 3858 del 27/01/2009 http://www.innovazionepa.gov.it/medi...re_3858_09.pdf):

    Cessazioni 2008: 10% (10 assunti ogni 100 cessazioni)
    Cessazioni 2009: 20% (20 assunti ogni 100 cessazioni)
    Cessazioni 2010: 20% (20 assunti ogni 100 cessazioni)
    Cessazioni 2011: 50% (50 assunti ogni 100 cessazioni)
    Cessazioni 2012: 100% (100 assunti ogni 100 cessazioni)

    Le assunzioni da cessazioni 2008 sono state autorizzate entro il 31 marzo 2010 e le relative assunzioni dovranno avvenire entro il 30 giugno 2010.

    Le autorizzazioni da cessazioni 2009, per quanto mi risulta, non sono state anora rilasciate.

    In conseguenza, ritengo che il blocco delle assunzioni a cui si fa riferimento in questi giorni dovrebbe essere riferito ad una modifica delle percentuali relative al turnover per le assunzioni relative alle cessazioni 2009 e post 2009.

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      #3
      Grazie mille Giaguaro!Molto utile e puntale il tuo post!

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        #4
        L’esercito dei «cancellati»: hanno vinto il concorso ma non hanno il lavoro

        di Roberto Rossitutti gli articoli dell'autore Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge». Il terzo comma dell’articolo 97 della Costituzione italiana Floriane Messana ce l’ha stampato in testa. Per lei, che si è laureata in giurisprudenza a Palermo con il massimo dei voti a 23 anni, ricordarlo è un gioco da ragazzi. Vederlo applicato, invece, un muro invalicabile. Oggi Floriane ha 28 anni. Di concorsi ne ha già vinti due. Il primo, nel 2007, per un posto di funzionario amministrativo all’Inail. Il secondo, l’anno scorso, come collaboratore amministrativo presso il ministero dell’Interno. Quattordicesima in graduatoria, su ottanta posti disponibili, dopo aver superato quattro selezioni e battuto qualche migliaio di aspiranti statali.

        Due concorsi vinti, dunque, ma nessun posto di lavoro. Deve aspettare. Non solo lei. Come Floriane, in Italia ce ne sono parecchi. Tra province, regioni, enti di ricerca, enti pubblici non economici, comuni, ministeri e Asl, la conta è quasi impossibile. Una stima del 2007, uscita nelle pagine del Sole 24 Ore , parlava di 70mila. Oggi qualche cosa in più, come conferma anche il ministero della Funzione pubblica. Una piccola città. Per i cui abitanti non c’è posto. O, meglio, non c'è “il” posto. Che pure avrebbero vinto. Il blocco Per capire il perché ci si deve addentrare nella giungla normativa italiana. Fino al 2008 il reclutamento di personale nella pubblica amministrazione, almeno per i ministeri e gli enti non economici, era regolato dalle diverse Finanziarie che destinavano alle assunzioni un fondo globale (di solito 75 milioni di euro). Con quel denaro, visto che un lavoratore costa in media 35mila euro, era possibile fare oltre duemila assunzioni l’anno.

        Il fondo veniva calcolato considerando un turn over al 7%. Quindi se venivano assunte duemila unità significava che ne erano cessate quasi 30mila. La distribuzione delle assunzioni veniva fatta, però, in base al peso politico di ogni singolo ministero. La legge finanziaria 2007, confermata dal decreto 112 del 2008 (il “decreto Brunetta”), ha modificato le regole. Ha previsto, a decorrere dal 2008, un turn over più razionale per i ministeri e gli enti pubblici non economici. Anziché la costituzione di un fondo unico, ogni amministrazione si può calcolare un budget sul quale fare le assunzioni. Il calcolo è questo: nel 2008 si poteva assumere il 20% del personale cessato nel 2007, nel 2009 si poteva assumere il 10% del personale cessato nel 2008, nel 2010 e 2011 il 20% di quello cessato rispettivamente nel 2009 e 2010, mentre nel 2012 il 50% di quello cessato nel 2011, per arrivare, infine, al 100% del turn over nel 2013.

        Dunque, in base alla legge, le amministrazioni pubbliche centrali per coprire le carenze d’organico possono bandire concorsi e reclutare altro personale. In base a una tabella precisa, un turn over fissato per legge. E perché non si assume allora? Perché quella legge deve sottostare a un’altra norma. Voluta dal ministro Tremonti. E cioè quella (contenuta nel decreto n. 78 del 1 luglio 2009, convertito nella legge 102 il 3 agosto dello stesso anno) dove si dice, all’articolo 17, che le assunzioni sono subordinate «al conseguimento degli obiettivi di contenimento della spesa derivanti dall’adozione di piani di razionalizzazione degli Enti vigilati dalle pubbliche amministrazioni». Tradotto significa che, visto che mancano i soldi e lo Stato deve risparmiare, nonostante le leggi di riordino, non si fanno nuove assunzioni. A meno che i ministeri non razionalizzano riducendo le strutture dirigenziali e le dotazioni organiche del personale. Non basta il turn over, si deve tagliare di più.

        Finito qui? No. A complicare le cose una nuova norma: il “mille proroghe” del marzo del 2010. Si è in piena campagna elettorale e il Parlamento decide per che per i vincitori di concorsi si deve aprire una “finestra”. I ministeri e gli enti, si dice, possono di nuovo assumere, ma entro il 30 giugno 2010. Oltre quella data scatta di nuovo il blocco a meno che non si attui una nuova razionalizzazione di spesa che prevede il taglio del 10% del numero dei posti di dirigenti di seconda fascia e la riduzione dei non dirigenti del 10% “della relativa spesa”. Questa condizione, poi, è valida per tutti tranne che per tre ministeri: Lavoro, Salute e Giustizia. Per questi il blocco permane perché non hanno tagliato abbastanza nel corso degli anni precedenti. A partire dal 30 giugno, quindi, i ministeri virtuosi e previo un congruo numero di tagli, potranno fare nuove assunzioni. Ma è proprio così? No. Perché nel frattempo c’è la crisi e la manovra correttiva da 28 miliardi. Bloccheranno gli stipendi degli statali ed è difficile che si assuma se non con il contagocce.

        Eppure si continuano a fare i concorsi. Nell’arco del 2009, per quanto riguarda gli enti pubblici non economici e ministeri, sono stati autorizzati tre concorsi che copriranno i prossimi tre anni per altri 7.800 posti, di cui circa due quinti riservati agli interni. Questo senza contare quelli banditi dalle amministrazioni locali. Che andranno ad allungare la lista. Floriane e gli altri 70.000 dovranno ancora aspettare.
        21 maggio 2010

        L’esercito dei «cancellati»: hanno vinto il concorso ma non hanno il lavoro - Italia - l'Unità.it

        Sempre più Banana Republik!

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          #5
          Originariamente inviato da Il Giaguaro Visualizza il messaggio
          Attualmente le percentuali del turnover, con riferimento alle cessazioni, sono le seguenti (cfr. Circolare Funzione Pubblica 3858 del 27/01/2009 http://www.innovazionepa.gov.it/medi...re_3858_09.pdf):

          Cessazioni 2008: 10% (10 assunti ogni 100 cessazioni)
          Cessazioni 2009: 20% (20 assunti ogni 100 cessazioni)
          Cessazioni 2010: 20% (20 assunti ogni 100 cessazioni)
          Cessazioni 2011: 50% (50 assunti ogni 100 cessazioni)
          Cessazioni 2012: 100% (100 assunti ogni 100 cessazioni)

          Le assunzioni da cessazioni 2008 sono state autorizzate entro il 31 marzo 2010 e le relative assunzioni dovranno avvenire entro il 30 giugno 2010.

          Le autorizzazioni da cessazioni 2009, per quanto mi risulta, non sono state anora rilasciate.

          In conseguenza, ritengo che il blocco delle assunzioni a cui si fa riferimento in questi giorni dovrebbe essere riferito ad una modifica delle percentuali relative al turnover per le assunzioni relative alle cessazioni 2009 e post 2009.

          Nessuno ha idea di quando esce il DPCM con l'autorizzazione dalle cessazioni 2009 ???

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            #6
            quali sono gli effetti della manovra finanziaria sul blocco del turn over?
            I can LIVE with or without YOU

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              #7
              Originariamente inviato da Shadowman09 Visualizza il messaggio
              L’esercito dei «cancellati»: hanno vinto il concorso ma non hanno il lavoro

              di Roberto Rossitutti gli articoli dell'autore Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge». Il terzo comma dell’articolo 97 della Costituzione italiana Floriane Messana ce l’ha stampato in testa. Per lei, che si è laureata in giurisprudenza a Palermo con il massimo dei voti a 23 anni, ricordarlo è un gioco da ragazzi. Vederlo applicato, invece, un muro invalicabile. Oggi Floriane ha 28 anni. Di concorsi ne ha già vinti due. Il primo, nel 2007, per un posto di funzionario amministrativo all’Inail. Il secondo, l’anno scorso, come collaboratore amministrativo presso il ministero dell’Interno. Quattordicesima in graduatoria, su ottanta posti disponibili, dopo aver superato quattro selezioni e battuto qualche migliaio di aspiranti statali.

              Due concorsi vinti, dunque, ma nessun posto di lavoro. Deve aspettare. Non solo lei. Come Floriane, in Italia ce ne sono parecchi. Tra province, regioni, enti di ricerca, enti pubblici non economici, comuni, ministeri e Asl, la conta è quasi impossibile. Una stima del 2007, uscita nelle pagine del Sole 24 Ore , parlava di 70mila. Oggi qualche cosa in più, come conferma anche il ministero della Funzione pubblica. Una piccola città. Per i cui abitanti non c’è posto. O, meglio, non c'è “il” posto. Che pure avrebbero vinto. Il blocco Per capire il perché ci si deve addentrare nella giungla normativa italiana. Fino al 2008 il reclutamento di personale nella pubblica amministrazione, almeno per i ministeri e gli enti non economici, era regolato dalle diverse Finanziarie che destinavano alle assunzioni un fondo globale (di solito 75 milioni di euro). Con quel denaro, visto che un lavoratore costa in media 35mila euro, era possibile fare oltre duemila assunzioni l’anno.

              Il fondo veniva calcolato considerando un turn over al 7%. Quindi se venivano assunte duemila unità significava che ne erano cessate quasi 30mila. La distribuzione delle assunzioni veniva fatta, però, in base al peso politico di ogni singolo ministero. La legge finanziaria 2007, confermata dal decreto 112 del 2008 (il “decreto Brunetta”), ha modificato le regole. Ha previsto, a decorrere dal 2008, un turn over più razionale per i ministeri e gli enti pubblici non economici. Anziché la costituzione di un fondo unico, ogni amministrazione si può calcolare un budget sul quale fare le assunzioni. Il calcolo è questo: nel 2008 si poteva assumere il 20% del personale cessato nel 2007, nel 2009 si poteva assumere il 10% del personale cessato nel 2008, nel 2010 e 2011 il 20% di quello cessato rispettivamente nel 2009 e 2010, mentre nel 2012 il 50% di quello cessato nel 2011, per arrivare, infine, al 100% del turn over nel 2013.

              Dunque, in base alla legge, le amministrazioni pubbliche centrali per coprire le carenze d’organico possono bandire concorsi e reclutare altro personale. In base a una tabella precisa, un turn over fissato per legge. E perché non si assume allora? Perché quella legge deve sottostare a un’altra norma. Voluta dal ministro Tremonti. E cioè quella (contenuta nel decreto n. 78 del 1 luglio 2009, convertito nella legge 102 il 3 agosto dello stesso anno) dove si dice, all’articolo 17, che le assunzioni sono subordinate «al conseguimento degli obiettivi di contenimento della spesa derivanti dall’adozione di piani di razionalizzazione degli Enti vigilati dalle pubbliche amministrazioni». Tradotto significa che, visto che mancano i soldi e lo Stato deve risparmiare, nonostante le leggi di riordino, non si fanno nuove assunzioni. A meno che i ministeri non razionalizzano riducendo le strutture dirigenziali e le dotazioni organiche del personale. Non basta il turn over, si deve tagliare di più.

              Finito qui? No. A complicare le cose una nuova norma: il “mille proroghe” del marzo del 2010. Si è in piena campagna elettorale e il Parlamento decide per che per i vincitori di concorsi si deve aprire una “finestra”. I ministeri e gli enti, si dice, possono di nuovo assumere, ma entro il 30 giugno 2010. Oltre quella data scatta di nuovo il blocco a meno che non si attui una nuova razionalizzazione di spesa che prevede il taglio del 10% del numero dei posti di dirigenti di seconda fascia e la riduzione dei non dirigenti del 10% “della relativa spesa”. Questa condizione, poi, è valida per tutti tranne che per tre ministeri: Lavoro, Salute e Giustizia. Per questi il blocco permane perché non hanno tagliato abbastanza nel corso degli anni precedenti. A partire dal 30 giugno, quindi, i ministeri virtuosi e previo un congruo numero di tagli, potranno fare nuove assunzioni. Ma è proprio così? No. Perché nel frattempo c’è la crisi e la manovra correttiva da 28 miliardi. Bloccheranno gli stipendi degli statali ed è difficile che si assuma se non con il contagocce.

              Eppure si continuano a fare i concorsi. Nell’arco del 2009, per quanto riguarda gli enti pubblici non economici e ministeri, sono stati autorizzati tre concorsi che copriranno i prossimi tre anni per altri 7.800 posti, di cui circa due quinti riservati agli interni. Questo senza contare quelli banditi dalle amministrazioni locali. Che andranno ad allungare la lista. Floriane e gli altri 70.000 dovranno ancora aspettare.
              21 maggio 2010

              L’esercito dei «cancellati»: hanno vinto il concorso ma non hanno il lavoro - Italia - l'Unità.it

              Sempre più Banana Republik!
              grazie per aver postato questo articolo se mi permetti lo posto anch'io in un'altra discussione è bene metterlo in evidenza anche in altri thread del forum diffondiamo il più possibile

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                #8


                ho letto con molta attenzione gli articoli precendenti. La lettura e le notizie dei tg che fanno sapere che ol governo congelerà per 3 anni gli stipendi dei dipendenti pubblici e che per lo stesso periodo non assumerà nemmeno nuovo personale non migliore certo l'umore.

                In questo momento di sconforto, chiedo a voi che ne sapete più di me, ma vale la pena prepararsi per i concorsi?
                Mi spiego meglio, che possibilità ci sono che il prossimo anno ci sia un nuovo concorso per segretario di legazione o per commissario? praticamente nessuna...o mi sbaglio?

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                  #9
                  Ma quale nuovo concorso per SdL!!
                  Speriamo che di concorsi per SdL non ne facciano piu'...francamente al MAE non sanno piu' dove metterli, i giovani SdL fanno le fotocopie, portano i cornetti, aprono le porte, rispondono al telefono...ma ormai diventa difficile trovargli nuove occupazioni...
                  Ormai siamo ad un rapporto di 1 diplomatico ogni 4 persone delle aree funzionali, il che equivale a dire un dirigente ogni 4 impiegati....Vi sembra una cosa sostenibile in un panorama di "lacrime e sangue" come quello che dipinge il governo? Vabbe' che la coerenza e' un valore a cui non guarda piu' nessuno...
                  Ma comunque tranquilli che i concorsi per SdL li continueranno a fare, al MAE piuttosto non assumono i vincitori degli altri concorsi per risparmiare sulle quote in modo da fare spazio a nuove assunzioni di SdL....
                  Che fine farebbero se no tutti i poveri figli e nipoti dei 980 diplomatici in carriera? Per non parlare dei fantastici corsi di preparazione al concorso diplomatico di SIOI e ISPI, dove insegnano gloriosi diplomatici in pensione (e non) e che si proclamano sicuri investimenti per passare il concorso...
                  Speriamo arrivi presto il Servizio Europeo di Azione Esterna e spazzi via un po' di tutta questa macchina anacronistica costruita per salvaguardare l'ennesima casta...

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                    #10
                    Se vi può essere utile, sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale del 28 Giugno 2010 è stato pubblicato un DPCM con l'autorizzazione ad assumere personale in vari comparti della Pubblica Amministrazione. Ecco il link:

                    Ispolitel - Banche Dati Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato

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