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Manifestazione Nazionale Vincitori non assunti

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    #11
    Lavoro nella P.A. ormai da più di 5 anni, e in questi 5 anni posso dire tranquillamente di aver visto di tutto e di più....anche io ho fatto tanti concorsi, tanti ne ho vinti, tanti sono risultato idoneo, tanti ne ho persi...spero che o prima o poi i vincitori di concorsi ottengano ciò che si meritano anche perchè la Costituzione parla chiaro...posso dirvi solo una cosa non mollate mai ma lo dico anche a me stesso perché la vita non finisce con la firma di un contratto a tempo indeterminato, vedrete...non si finisce mai di lottare....

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      #12
      Il concorso pubblico? "E' una nuova guerra tra poveri"

      Sono 70mila i vincitori di bandi statali che da mesi aspettano un contratto. Per questo, molti di loro hanno creato un gruppo su Facebook e il 27 ottobre manifesteranno a Montecitorio. “Solo amarezze, dopo anni di studio e sacrifici”

      15 ottobre, 2010
      di Filippo Maria Battaglia

      Annarita ha 31 anni, è di Santa Maria Capua Vetere e da otto mesi aspetta una chiamata (che non arriva) da parte dello Stato. Simona ne ha 5 di più, e quella telefonata la attende da oltre un anno.
      La loro storia non è isolata: secondo i dati resi noti nel 2007 dal Sole 24 ore, sono settantamila i vincitori di un concorso che, dopo aver visto pubblicato il loro nome sulla Gazzetta ufficiale, attendono (invano) un’assunzione che gli spetta di diritto.
      Colpa di una norma – prorogata fino al 2013 dalla manovra Tremonti – che consente alla Pubblica Amministrazione di assumere solo il 20% del personale che è andato in pensione. In gergo tecnico, si chiama blocco dei turn over e, oltre a provare a tenere a bada i conti dello Stato, con 47 anni di età media rende la nostra burocrazia la più vecchia d’Europa. Vanificando un lunghissimo iter procedurale che ha coinvolto migliaia di giovani, fatto di preselezioni, prove scritte ed esami orali.

      Per queste ragioni, i “precari-non precari” statali, dopo essersi conosciuti ai concorsi e grazie a un fitto passaparola, si sono riuniti dapprima in un comitato su Facebook ("lontano dai partiti", assicurano) e poi hanno deciso di manifestare il 27 ottobre in piazza Montecitorio, a Roma, per chiedere l'applicazione di un "diritto sancito dall’art. 97 della Costituzione".
      Racconta Annarita a Sky.it: “Il concorso dell’Inail è stato bandito nel 2007. Tra prove preselettive, scritti ed orali, ci sono voluti tre anni, con un notevole dispendio di sacrifici economici. Eravamo quindicimila e siamo rimasti in 404. Ad oggi, nessuno di noi è stato assunto, nemmeno i 25 già autorizzati. E, continuando di questo passo, temo che non se ne parlerà prima del 2013”.

      Suona ancora più kafkiana la storia di Simona, 36 anni, che nel 2005 decide di partecipare al concorso per educatore di asilo nido del Comune di Roma.
      Insieme a lei, si presentano in 6.000; a spuntarla, al termine di una lunga trafila selettiva sono 150. La Gazzetta ufficiale pubblica la graduatoria definitiva il 7 agosto 2009. Ma ad oggi, lei (che occupa la seconda parte dell'elenco) è ancora in attesa che qualcuno si faccia vivo. Per ora, si deve accontentare di un lavoro quale supplente part-time: "Se va bene, lavorando tutti i giorni porto a casa 600 euro, senza nemmeno un centesimo di contribuzione. E fino al 2011 per noi di sicuro non c’è posto”.

      Nel frattempo, però, il Comune ha fatto in tempo ad assumere 1200 precari attraverso “un corso-concorso interno, basato sull’obbligo di frequenza, un elaborato scritto e un esame orale basato esclusivamente su quell’elaborato. Per preparare solo gli orali, io invece, ho dovuto rinunciare a 4 mesi di lavoro".
      "Non ho nulla contro di loro - aggiunge Simona - ma la cosa che mi fa più rabbia è un'altra: l’anomalia di uno Stato che, al posto di risolvere problemi, ha creato una guerra tra poveri in grado di produrre solo incognite e amarezze”.

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        #13
        Il concorso pubblico? "E' una nuova guerra tra poveri" - Tg24 - Sky.it

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          #14
          - 7 giorni

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            #15
            DAMIANO (PD), PROPOSTA DI LEGGE A TUTELA DEI VINCITORI DI CONCORSO MAI ASSUNTI - AgenParl - Agenzia Parlamentare per l'informazione politica ed economica

            Lunedì 25 Ottobre 2010 15:43
            DAMIANO (PD), PROPOSTA DI LEGGE A TUTELA DEI VINCITORI DI CONCORSO MAI ASSUNTI

            Scritto da Manuela Lisi


            (AGENPARL) - Roma, 25 ott - "Il Pd appoggia la lotta dei 100 mila giovani che il 27 ottobre manifesteranno a Piazza Montecitorio. Già una trentina di esponenti del Pd hanno sottoscritto l'appello". E' quanto dichiara all'AgenParl l'on. Cesare Damiano a proposito dei vincitori di concorso mai assunti che manifesteranno il 27 ottobre a Piazza Montecitorio.
            "La mia intenzione - spiega Damiano - è quella di presentare una proposta di legge che stiamo già predisponendo d'intesa con i lavoratori e con il coordinamento. Non credo alla legislazione inventata e calata dall'alto, bisogna che sia partecipata e condivisa. Abbiamo già discusso con alcuni membri del coordinamento e abbiamo convenuto che il punto da cui partire sia il graduale assorbimento di coloro che hanno vinto i concorsi nella Pubblica Amministrazione. Attualmente possiamo affermare che c'è in corso una beffa per i giovani che hanno vinto un concorso, e che sono stati dunque sottoposti a un giudizio, i quali non possono avere un lavoro a termine perchè hanno 'conquistato' il diritto alla stabilità. E' necessario esaurire queste liste di persone prima di indire nuovi concorsi. E' indispensabile superare questo blocco del turn over così aspro, se ai 20 che escono ne subentra uno è chiaro che si mette a rischio l'efficienza dei servizi e il rimpiazzo di organico è assolutamente sottodimensionato. La questione è grave non solo perchè riguarda i giovani che hanno vinto un concorso ma anche perchè si somma alla situazione che si è determinata con il taglio di 140 mila persone precarie dalla PA e 130 mila precari della scuola. Purtroppo il settore pubblico contribuisce alla disoccupazione italiana in modo consistente".
            "La proposta di legge che presenterò - conclude il deputato Pd - proporrà il graduale assorbimento di coloro che hanno vinto i concorsi nelle singole amministrazioni in un tempo anteriore alla data di scandenza di validità di questi concorsi. E' una legge che darà una corsia preferenziale all'assorbimento di coloro che hanno vinto i concorsi prima di indirne dei nuovi".

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              #16
              Scusate, una curiosità. Ma si è mai svolta questa manifestazione ?

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                #17
                Originariamente inviato da Alekseja Visualizza il messaggio
                Scusate, una curiosità. Ma si è mai svolta questa manifestazione ?
                Sì, anche se le principali testate giornalistiche non ci hanno considerato. Per avere un'idea di quanto successo quel giorno e di come si stia muovendo il Comitato XXVII Ottobre invito tutti a visitare il sito ufficiale appena allestito:
                Home - comitatoxxviiottobres JimdoPage!

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                  #18
                  Originariamente inviato da amgspa Visualizza il messaggio
                  Lavoro nella P.A. ormai da più di 5 anni, e in questi 5 anni posso dire tranquillamente di aver visto di tutto e di più....anche io ho fatto tanti concorsi, tanti ne ho vinti, tanti sono risultato idoneo, tanti ne ho persi...spero che o prima o poi i vincitori di concorsi ottengano ciò che si meritano anche perchè la Costituzione parla chiaro...posso dirvi solo una cosa non mollate mai ma lo dico anche a me stesso perché la vita non finisce con la firma di un contratto a tempo indeterminato, vedrete...non si finisce mai di lottare....
                  in che senso ne hai viste di cotte e di crude? Che succede nella PA? Ho studiacchiatao diritto amministrativo per un concorso e sottolineava spesso i criteri di economicità, efficacia, efficienza, trasparenza, merito, raggiungimento degli obiettivi e quant'altro, mi sembrava quasi che si stesse parlando del privato, per quanta pressione si percepiva sui dipendenti pubblici, nonostante comunemente si immagina tutt'altro, o perlomeno uno stress psicofisio un po' inferiore rispetto al privato. Ma vengono davvero rispettati tutti quei criteri?

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                    #19
                    Giovedì 11 novembre si è tenuto a Roma presso il Cinema Capranichetta il Forum del PD sullo sviluppo del Paese, e più in particolare sulle condizioni in cui versa attualmente la PA. Il Comitato XXVII Ottobre è stato invitato a partecipare e di seguito si riporta l'intervento del suo rappresentante:

                    Buonasera a tutti,
                    prima di tutto volevo ringraziare l’On. Oriano Giovanelli per averci invitato a questo importante appuntamento.
                    E ringrazio anche l’On. Cesare Damiano, il Sen. Paolo Nerozzi, gli On. Madia e Meloni per il sostegno alle iniziative promosse in questi mesi dal Comitato che rappresento qui oggi.
                    Oggi abbiamo infatti la possibilità di poter raccontare una storia assurda, impensabile in un paese civile e rispettoso delle regole. Un caso che, tra l’altro, è inserito nel punto 7. del documento programmatico che si discute quest’oggi. Una vicenda che coinvolge, attualmente, circa 70mila persone (ma questo è un dato del 2007, e probabilmente la cifra è aumentata dal momento che si sono nel frattempo conclusi altri concorsi). Noi, queste 70.000 persone, siamo vincitori ed idonei di pubblici concorsi MAI ASSUNTI. Un esercito di “cervelli” che ha acquisito un diritto passando attraverso il meccanismo sancito dall’art. 97 della Costituzione, che prevede, in maniera inequivocabile che “….Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge”.
                    Negli ultimi anni si è parlato molto spesso di migliorare la Pubblica Amministrazione, di renderla più efficace, più efficiente. Di renderla meritocratica. Ma le leggi e i decreti promulgati a questo scopo vanno nella direzione sbagliata. Questa è la verità.
                    E’ stato, ad esempio, introdotto un sistema per promuovere la meritocrazia, escludendo il 25% di coloro che non raggiungono i risultati prefissati alla distribuzione dell’incentivo e dall’indennità di risultato. Ma tutto il sistema della meritocrazia è stato bloccato per 3 anni dal manovra di luglio, per mancanza di fondi.
                    Ancora un esempio: il Governo si è vantato di avere ridotto l’assenteismo. Ma questo ha in realtà diminuito l’efficienza, perché con un numero uguale di risorse umane (che non si assentano più) e quindi con un numero maggiore di ore lavorate la PA ha erogato la stessa quantità di servizi e prodotti.
                    Ed altre e più gravi, dal nostro punto di vista, sono le conseguenze degli ultimi provvedimenti legislativi.
                    Il blocco del turn over impedisce l’innesto proprio di quelle competenze necessarie alla PA per svolgere bene i propri servizi. Blocca proprio quell’aumento di produttività che tanto servirebbe alla macchina pubblica e quindi a tutto il Paese. E che, tra l’altro, promuoverebbe il contrasto alle conseguenze dall’attuale crisi economica che, è evidente, no?, non è ancora finita.
                    Se si fa in modo che la P.A. non trovi più al suo interno le competenze necessarie per svolgere le sue funzioni, per erogare ai cittadini determinati servizi, che cosa può accadere al comparto pubblico, se non un’ulteriore perdita di efficacia ed efficienza ed un ulteriore aggravio dei costi per la collettività?
                    Sempre a proposito di costi, alle nostre interpellanze e interrogazioni, lo stesso Governo ha risposto che le Pubbliche Amministrazioni possono tranquillamente far scadere le graduatorie in corso di vigenza e bandire, successivamente, nuovi concorsi pubblici. Così, come se niente fosse. Come se le aspettative, i sogni, le speranze di tanti giovani ragazzi non valessero niente. Ricordiamo che alcune graduatorie scadranno proprio alla fine di quest’anno, impedendo a persone già selezionate di potere dare il proprio contributo.
                    Tra l’altro, ci chiediamo, perché mai il blocco del turn over non si applica sull’autorizzazione a bandire i concorsi invece che sull’autorizzazione ad assumere? Perché si spreca denaro pubblico per dare avvio alla costosa macchina concorsuale e poi si tira il freno a mano una volta che si è a pochi metri dal traguardo?
                    Anche l’obbligo per le Amministrazioni di ridurre, entro il 30 giugno 2010, la dotazione organica del 10% prevede un’unica sanzione nel caso l’Ente sia inadempiente: non potere assumere!
                    Ed ecco che gli effetti combinati di questi provvedimenti legislativi producono quel mostro sociale che sono i vincitori ed idonei non assunti. Addossano sulle spalle delle nuove generazioni la responsabilità di una cattiva gestione della cosa pubblica. Contribuendo ad impoverire non soltanto la PA, ma l’intero paese ed il suo bagaglio di risorse umane. Impedendo quel necessario e fondamentale ricambio generazionale utile allo sviluppo del Paese. Sì, perché il danno non lo subiamo solo noi vincitori ed idonei non assunti, ma tutta la PA, e con essa tutto il nostro paese.
                    Si impediscono nuove assunzioni, si impedisce l’ingresso di risorse qualificate, competenti (e già selezionate, questo è l’elemento più assurdo) nella PA italiana.
                    Come possiamo ben vedere, purtroppo, il sistema attuale, da qualunque parte lo si guardi, tende sempre e comunque a mortificare il merito e le competenze, in contraddizione palese con quanto affermano gli esponenti del Governo.
                    Un sistema che, invece di combattere il precariato e gettare le basi per un rinnovo serio del paese, alimenta il blocco della mobilità sociale che tutti abbiamo sotto gli occhi. Alimenta la fuga dei cervelli.
                    Ho parlato di precariato, e non a caso!
                    Vorremo fare molta chiarezza su questo tema: precario non è solo colui che è assunto con tipologie contrattuali temporanee. Precaria è un’intera generazione che fatica a trovare la stabilità lavorativa necessaria a costruire il proprio futuro, professionale e personale. La gran parte dei vincitori e idonei di concorso è composta da precari, da lavoratori interinali, da lavoratori a progetto, da collaboratori occasionali.
                    Ma su una cosa vorrei essere altrettanto chiaro: il fatto di avere contratti che scadono ogni mese o ogni anno, il fatto di essere flessibili (e spesso insicuri) non ci ha privato della consapevolezza di avere dei diritti. Non ci impedisce di capire che la stessa generazione che aveva lottato per un ampliamento della tutela dei lavoratori ha poi sacrificato sull’altare della produttività i diritti di una parte di quegli stessi lavoratori. Ha sacrificato noi, i lavoratori più giovani. E senza neanche raggiunger quei risultati di produttività prefissati.
                    Ma la macchina dei concorsi pubblici non ha solo prodotti sprechi. C’è una nota positiva da sottolineare. Devo dire che le persone selezionate sono davvero risorse, noi siamo davvero persone qualificate e competenti!
                    E infatti non dimentichiamo di avere dei diritti, non aggiriamo la necessità di trovare soluzioni condivise che ci permettano di riacquisire il diritto al futuro. La precarietà non si è tradotta in rassegnazione. Siamo consapevoli e preparati, siamo stati capaci di organizzarci, difenderemo il nostro diritto al lavoro e non ci arrenderemo tanto facilmente!
                    Grazie a tutti e buon proseguimento.

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                      #20
                      La vana speranza del popolo dei concorsisti..........

                      tanti sacrifici e questi sono i risultati......

                      Il bluff dei concorsi inutili 100mila vincitori senza posto - Repubblica.it

                      (da repubblica.it di oggi).......che pena.........!

                      in bocca al lupo a tutti coloro che aspettano il fatidico telegramma

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