Non so cosa intendessero per "esercitarti"...sono laureato in giurisprudenza e quindi non posso aiutarti per quanto riguarda le scritture...cmq ti consiglio anche io di studiare bene la definizione di ratei e risconti attivi e passivi, è sufficiente quello che è scritto sul manualone della Simone...gli esempi ti aiutano a capire bene i concetti, non sono difficili, devi solo trovare il modo di memorizzarli per non confonderli tra loro...ripetili il giorno prima dello scritto, sono domande abbastanza gettonate!!!
Più che esercitarti fatti degli esempi (mentali e scritti) che si prestano a restarti in mente... l'importante è "capire" il concetto di Rateo/Risconto, così da rispondere correttamente...
Sostanzialmente sono Costi/Ricavi che si riferiscono ad un servizio reso/utilizzato in un arco di tempo (affitti, canoni, ecc.) la differenza principale tra RATEO e RISCONTO è il momento in cui il Costo/Ricavo trova la manifestazione monetaria:
Nei RATEI la liquidazione è a posteriori (al termine)
Nei RISCONTI la liquidazione è in via anticipata (all'inizio)
quindi nel primo caso al termine dell'esercizio vanno considerati Costi o Ricavi non ancora contabili.
Un RATEO ATTIVO è un ricavo presunto che ancora non ha avuto manifestazione monetaria, ma che sai dovrai pagare in futuro.
Concettualmente è una sorta di "credito" che sai che ti sarà pagato al termine, e che è maturato (costituendo un ricavo per il periodo) in parte.
Ad esempio se sai che al 28/2 ti viene pagato un canone di qualcosa, per il periodo da dicembre a febbraio, a fine esercizio avrai un rateo che è un terzo di quel canone, perchè ti è maturato quel "credito".
I ratei attivi vengono infatti iscritti sia nell'attivo dello SP che nei ricavi del C/Ec.
Allo stesso modo, se il canone era passivo (cioè lo dovevi pagare tu), avresti avuto un RATEO PASSIVO pari ad 1/3 del canone, poichè al 31/12 ti era sorto una sorta di "debito" per quel canone, che era di competenza dell'esercizio in chiusura.
I RATEI PASSIVI infatti vanno nel passivo dello SP e nei costi del C/Ec.
I risconti invece si riferiscono a costi o ricavi pagati anticipatamente e che vengono rimandati all'esercizio futuro per la parte che non compete a quello in chiusura.
Se, nell'esempio di prima, il canone lo avessimo pagato il 1 dicembre, avremmo dovuto stornare una quota pari a 2/3 del canone totale (andiamo a stornare un costo che abbiamo sostenuto ma che è di competenza futura) e finisce quindi anche nell'ATTIVO dello SP come RISCONTO ATTIVO (è una sorta di "credito" che abbiamo con chi ci fornisce quel servizio, poichè gli abbiamo pagato un canone per una cosa che ancora non abbiamo fruito).
Analogamente se il canone ci fosse pagato da un terzo, avremmo un RISCONTO PASSIVO poichè storniamo una quota dei ricavi (2/3 del canone) che ha avuto manifestazione finanziaria, ma che è di competenza dell'esercizio futuro (finisce quindi anche nel PASSIVO dello SP poichè è una sorta di "debito" che abbiamo per aver ricevuto una somma per un servizio che ancora non abbiamo totalmente reso).
Spero di non essere stato troppo ingarbugliato :-)
più che esercitarti fatti degli esempi (mentali e scritti) che si prestano a restarti in mente... L'importante è "capire" il concetto di rateo/risconto, così da rispondere correttamente...
Sostanzialmente sono costi/ricavi che si riferiscono ad un servizio reso/utilizzato in un arco di tempo (affitti, canoni, ecc.) la differenza principale tra rateo e risconto è il momento in cui il costo/ricavo trova la manifestazione monetaria:
Nei ratei la liquidazione è a posteriori (al termine)
nei risconti la liquidazione è in via anticipata (all'inizio)
quindi nel primo caso al termine dell'esercizio vanno considerati costi o ricavi non ancora contabili.
Un rateo attivo è un ricavo presunto che ancora non ha avuto manifestazione monetaria, ma che sai dovrai pagare in futuro.
Concettualmente è una sorta di "credito" che sai che ti sarà pagato al termine, e che è maturato (costituendo un ricavo per il periodo) in parte.
Ad esempio se sai che al 28/2 ti viene pagato un canone di qualcosa, per il periodo da dicembre a febbraio, a fine esercizio avrai un rateo che è un terzo di quel canone, perchè ti è maturato quel "credito".
I ratei attivi vengono infatti iscritti sia nell'attivo dello sp che nei ricavi del c/ec.
Allo stesso modo, se il canone era passivo (cioè lo dovevi pagare tu), avresti avuto un rateo passivo pari ad 1/3 del canone, poichè al 31/12 ti era sorto una sorta di "debito" per quel canone, che era di competenza dell'esercizio in chiusura.
I ratei passivi infatti vanno nel passivo dello sp e nei costi del c/ec.
I risconti invece si riferiscono a costi o ricavi pagati anticipatamente e che vengono rimandati all'esercizio futuro per la parte che non compete a quello in chiusura.
Se, nell'esempio di prima, il canone lo avessimo pagato il 1 dicembre, avremmo dovuto stornare una quota pari a 2/3 del canone totale (andiamo a stornare un costo che abbiamo sostenuto ma che è di competenza futura) e finisce quindi anche nell'attivo dello sp come risconto attivo (è una sorta di "credito" che abbiamo con chi ci fornisce quel servizio, poichè gli abbiamo pagato un canone per una cosa che ancora non abbiamo fruito).
Analogamente se il canone ci fosse pagato da un terzo, avremmo un risconto passivo poichè storniamo una quota dei ricavi (2/3 del canone) che ha avuto manifestazione finanziaria, ma che è di competenza dell'esercizio futuro (finisce quindi anche nel passivo dello sp poichè è una sorta di "debito" che abbiamo per aver ricevuto una somma per un servizio che ancora non abbiamo totalmente reso).
Spero di non essere stato troppo ingarbugliato :-)
I ratei sono quote di entrate o di uscite future, relative a rendite e spese già maturate, che avranno la loro manifestazione numeraria nel prossimo esercizio.
Quindi il rateo è un valore numerario, per l’esattezza un valore numerario presunto.
Il rateo è una sorta di debito o credito potenziale per servizi già goduti dall’impresa o già prestati a terzi alla data di redazione del bilancio, ma la cui manifestazione numeraria è posticipata.
I ratei sono attivi se tengono conto di entrate future relative a ricavi già maturati, ma non ancora liquidati.
I ratei sono passivi se tengono conto di uscite future relative a costi già maturati, ma non ancora liquidati.
--
I risconti sono quote di costi o di ricavi non ancora maturate che hanno già avuto la loro manifestazione numeraria.
Quindi il risconto relativo a una quota di costo o di ricavo è un valore economico.
Siamo in presenza di un risconto quando dobbiamo stornare dai costi o dai ricavi una parte per servizi non ancora prestati o goduti, ma riscossi anticipatamente.
I risconti sono attivi se rinviano al futuro una quota di costi non ancora maturati, ma già pagati.
I risconti sono passivi se rinviano al futuro una quota di ricavi non ancora maturati, ma già incassati.
Ultima modifica di artistik007; 01-07-2009, 18:16.
I ratei sono quote di entrate o di uscite future, relative a rendite e spese già maturate, che avranno la loro manifestazione numeraria nel prossimo esercizio.
Quindi il rateo è un valore numerario, per l’esattezza un valore numerario presunto.
Il rateo è una sorta di debito o credito potenziale per servizi già goduti dall’impresa o già prestati a terzi alla data di redazione del bilancio, ma la cui manifestazione numeraria è posticipata.
I ratei sono attivi se tengono conto di entrate future relative a ricavi già maturati, ma non ancora liquidati.
I ratei sono passivi se tengono conto di uscite future relative a costi già maturati, ma non ancora liquidati.
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I risconti sono quote di costi o di ricavi non ancora maturate che hanno già avuto la loro manifestazione numeraria.
Quindi il risconto relativo a una quota di costo o di ricavo è un valore economico.
Siamo in presenza di un risconto quando dobbiamo stornare dai costi o dai ricavi una parte per servizi non ancora prestati o goduti, ma riscossi anticipatamente.
I risconti sono attivi se rinviano al futuro una quota di costi non ancora maturati, ma già pagati.
I risconti sono passivi se rinviano al futuro una quota di ricavi non ancora maturati, ma già incassati.
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