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L'angolo di ROL

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    http://www.ilfattoquotidiano.it/2017...lizia/3395344/

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      tizzziano....

      http://www.corriere.it/politica/17_f...eaabbf55.shtml

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        http://www.ilfattoquotidiano.it/2017...uenze/3396436/

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          in materiale testologico ci sono "nuovi pupazzetti"......

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            E di Michele Emiliano cosa pensiamo?

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              Originariamente inviato da strelizia Visualizza il messaggio
              E di Michele Emiliano cosa pensiamo?
              http://www.ilfattoquotidiano.it/2012...imette/197882/

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                http://www.liberoquotidiano.it/news/...-Speciale.html

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                  "Non c’ è nulla da rallegrarsi per 19 miliardi di introiti fiscali se l’evasione annua ammonta a 180 miliardi, se i controlli fiscali diminuiscono, e se ben 4 di quei 19 miliardi provengono dalla vergogna di quel condono delicatamente e ipocritamente chiamato voluntary disclosure che sta consentendo, a chi ha illegalmente esportato all’estero capitali, di farli rientrare godendo di impunità penale e sconti sulle sanzioni.

                  Non c’ è nulla da rallegrarsi se nella delega fiscale e nel cambiaverso sono contenute norme che strizzano palesemente l’occhio agli evasori mentre aumenta il carico fiscale irpef sui redditi da lavoro dipendente e da pensione.

                  Non c’è nulla da rallegrarsi se il fisco da strumento di redistribuzione della ricchezza diventa la leva per acuire le diseguaglianze sociali.

                  Non c’è è nulla da rallegrarsi se il personale è in costante diminuzione e se si chiudono uffici invece di potenziare il comparto per dichiarare davvero guerra all’evasione fiscale.

                  Né, per quanto riguarda il futuro del Fisco, è sufficiente ripetere ancora lo stucchevole ritornello sull’ autonomia delle agenzie fiscali che, al di là della retorica, si è tradotto in politiche retributive spregiudicate nei confronti di una ristretta minoranza del personale mentre vincoli, lacci e lacciuoli vengono puntualmente invocati quando occorre dare risposte a tutto il personale.

                  E suonano fastidiosi i rituali complimenti rivolti dal Direttore dell’Agenzia ai lavoratori per il raggiungimento degli obbiettivi mentre, tra provvedimenti disciplinari, direttive unilaterali ed attività inquisitoria dell’Audit, si trasformano gli uffici in tante piccole caserme.

                  O mentre si blatera sulla valorizzazione delle risorse quando al danno di un blocco contrattuale senza fine, si aggiunge la beffa del nostro salario accessorio tagliato ogni anno senza colpo ferire.

                  O quando si mettono sul piatto risorse minime per finanziare le progressioni economiche e si vuole trasformare un istituto contrattuale nato per dare risposte a tutti i lavoratori, in una resa dei conti attraverso l’introduzione di meccanismi di valutazione"

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                    Molto chiaro, grazie! Me n'ero dimenticata...ma non potrebbe essere dovuto ad un suo adeguarsi ad un certo modo di fare che si ha in politica oltre ad una certa dose di ingenuità, come lasciano intendere certe sue risposte? A me sembra una persona onesta...

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                      "Non c’ è nulla da rallegrarsi per 19 miliardi di introiti fiscali se l’evasione annua ammonta a 180 miliardi, se i controlli fiscali diminuiscono, e se ben 4 di quei 19 miliardi provengono dalla vergogna di quel condono delicatamente e ipocritamente chiamato voluntary disclosure che sta consentendo, a chi ha illegalmente esportato all’estero capitali, di farli rientrare godendo di impunità penale e sconti sulle sanzioni.Non c’ è nulla da rallegrarsi se nella delega fiscale e nel cambiaverso sono contenute norme che strizzano palesemente l’occhio agli evasori mentre aumenta il carico fiscale irpef sui redditi da lavoro dipendente e da pensione.Non c’è nulla da rallegrarsi se il fisco da strumento di redistribuzione della ricchezza diventa la leva per acuire le diseguaglianze sociali.

                      Sono d'accordo Grey, ma quale può essere la soluzione se la politica va spesso a braccetto con corruzione ed evasione?



                      QUOTE=grey wolf;n1436129]"Non c’ è nulla da rallegrarsi per 19 miliardi di introiti fiscali se l’evasione annua ammonta a 180 miliardi, se i controlli fiscali diminuiscono, e se ben 4 di quei 19 miliardi provengono dalla vergogna di quel condono delicatamente e ipocritamente chiamato voluntary disclosure che sta consentendo, a chi ha illegalmente esportato all’estero capitali, di farli rientrare godendo di impunità penale e sconti sulle sanzioni.

                      Non c’ è nulla da rallegrarsi se nella delega fiscale e nel cambiaverso sono contenute norme che strizzano palesemente l’occhio agli evasori mentre aumenta il carico fiscale irpef sui redditi da lavoro dipendente e da pensione.

                      Non c’è nulla da rallegrarsi se il fisco da strumento di redistribuzione della ricchezza diventa la leva per acuire le diseguaglianze sociali.

                      Non c’è è nulla da rallegrarsi se il personale è in costante diminuzione e se si chiudono uffici invece di potenziare il comparto per dichiarare davvero guerra all’evasione fiscale.

                      Né, per quanto riguarda il futuro del Fisco, è sufficiente ripetere ancora lo stucchevole ritornello sull’ autonomia delle agenzie fiscali che, al di là della retorica, si è tradotto in politiche retributive spregiudicate nei confronti di una ristretta minoranza del personale mentre vincoli, lacci e lacciuoli vengono puntualmente invocati quando occorre dare risposte a tutto il personale.

                      E suonano fastidiosi i rituali complimenti rivolti dal Direttore dell’Agenzia ai lavoratori per il raggiungimento degli obbiettivi mentre, tra provvedimenti disciplinari, direttive unilaterali ed attività inquisitoria dell’Audit, si trasformano gli uffici in tante piccole caserme.

                      O mentre si blatera sulla valorizzazione delle risorse quando al danno di un blocco contrattuale senza fine, si aggiunge la beffa del nostro salario accessorio tagliato ogni anno senza colpo ferire.

                      O quando si mettono sul piatto risorse minime per finanziare le progressioni economiche e si vuole trasformare un istituto contrattuale nato per dare risposte a tutti i lavoratori, in una resa dei conti attraverso l’introduzione di meccanismi di valutazione"[/QUOTE]



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