"'U Tamunga", come era soprannominato dalla storpiatura del nome dell'indistruttibile fuoristrada tedesco Dkw Munga, a 25 anni aveva lasciato l'Aspromonte per Milano dove era entrato nel giro dei giovani rampanti del centro per curare lo spaccio di cocaina. Morabito è accusato di aver fatto parte tra il 1988 e il 1994 di un gruppo del narcotraffico, nel quale organizzava il trasporto della droga in Italia e la distribuzione a Milano. Il ministero degli Interni del paese uruguaiano cita inoltre i casi del traffico nel 1993 di 32 kg di cocaina in Italia, operazione fallita a causa della cattura in Francia di un trafficante, e di 592 kg nel 1992 dal Brasile all'Italia, droga confiscata in quest'ultimo Paese. Da ultimo, un'operazione l'anno successivo con 630 kg di cocaina.
annuncio
Comprimi
Ancora nessun annuncio.
L'angolo di ROL
Comprimi
X
-
Originariamente inviato da Protector Visualizza il messaggiohttps://forum.concorsi.it/forum
prova a copiare link
Commenta
-
il tempo è galantuomo....
(tanto liquame non doveva essere.....)
Ho appena ricevuto questa mail... che risate....bla bla bla..."Dimenticavo. Anch'io ho una domanda sei un forumista o un esattore? Sarei curioso di saperlo, visto che sul liquame che scrive ci sarebbe da discutere, a me sembra che le sue anonime contumelie siano patetiche, ma credo che ognuno faccia ciò che possa. Nota positiva: il confronto proto-socratico non è male, anche se purtroppo non ho il piacere di conoscerla di persona..."
Commenta
-
Ristoranti e prestanome nel cuore di Roma: cinque anni di carcere per Leonardo Loreti
Il ristoratore Leonardo Loreti accusato di associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta, truffa e all’autoriciclaggio è stato condannato ieri a cinque anni di carcere. Importanti condanne sono arrivate anche per i nove coimputati del processo, fra gli altri la sorella Cecilia Loreti, funzionaria del Campidoglio. Secondo il pm Maurizio Arcuri, Loreti con l’aiuto di famigliari e collaboratori era riuscito in pochi anni a mettere le mani su importanti ristoranti del centro di Roma. Il “metodo Loreti” era stato scoperto da #Report già nel 2014 nell’inchiesta “Paradisi romani” di Giulio Valesini che aveva raccontato come l’imprenditore avesse messo in piedi un business attraverso una rete di prestanome stranieri e residenze fittizie intestate a senza fissa dimora.
Commenta
-
Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioRistoranti e prestanome nel cuore di Roma: cinque anni di carcere per Leonardo Loreti
Il ristoratore Leonardo Loreti accusato di associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta, truffa e all’autoriciclaggio è stato condannato ieri a cinque anni di carcere. Importanti condanne sono arrivate anche per i nove coimputati del processo, fra gli altri la sorella Cecilia Loreti, funzionaria del Campidoglio. Secondo il pm Maurizio Arcuri, Loreti con l’aiuto di famigliari e collaboratori era riuscito in pochi anni a mettere le mani su importanti ristoranti del centro di Roma. Il “metodo Loreti” era stato scoperto da #Report già nel 2014 nell’inchiesta “Paradisi romani” di Giulio Valesini che aveva raccontato come l’imprenditore avesse messo in piedi un business attraverso una rete di prestanome stranieri e residenze fittizie intestate a senza fissa dimora.
Commenta
Commenta