Secondo quanto rivela oggi il Corriere della sera stanno arrivando importanti risultati dall’inchiesta dei magistrati di Napoli sulle due società informatiche eSurv e Stm, titolari dell’appalto con le Procure di mezza Italia. Pare infatti che sia stato creato un archivio riservato, utilizzando un server di Amazon in Oregon, in cui sono state scaricate “migliaia di foto, video, conversazioni private via WhatsApp e altre applicazioni di messaggi, registrazioni di colloqui”.
Si tratterebbe di dati segreti ottenuti effettuando “le intercettazioni ambientali e telefoniche per conto dei magistrati ma anche spiando illegalmente migliaia di computer e telefonini”. Ora le indagini proseguono per scoprire l’identità di chi ha usato quelle informazioni e il motivo. “Il sospetto – si legge sul quotidiano – è che siano servite a svolgere attività di dossieraggio e ricatto. Senza escludere il coinvolgimento di appartenenti ai servizi segreti italiani o stranieri”.
Secondo quanto rivela oggi il Corriere della sera stanno arrivando importanti risultati dall’inchiesta dei magistrati di Napoli sulle due società informatiche eSurv e Stm, titolari dell’appalto con le Procure di mezza Italia. Pare infatti che sia stato creato un archivio riservato, utilizzando un server di Amazon in Oregon, in cui sono state scaricate “migliaia di foto, video, conversazioni private via WhatsApp e altre applicazioni di messaggi, registrazioni di colloqui”.
Si tratterebbe di dati segreti ottenuti effettuando “le intercettazioni ambientali e telefoniche per conto dei magistrati ma anche spiando illegalmente migliaia di computer e telefonini”. Ora le indagini proseguono per scoprire l’identità di chi ha usato quelle informazioni e il motivo. “Il sospetto – si legge sul quotidiano – è che siano servite a svolgere attività di dossieraggio e ricatto. Senza escludere il coinvolgimento di appartenenti ai servizi segreti italiani o stranieri”.
LE AMMISSIONI DI ESURV
Secondo quanto scrive il Corriere, Ansani avrebbe ammesso di “aver creato e inserito in rete in via preventiva e senza alcuna autorizzazione una serie di ‘app mascherate’ apparentemente innocue e di comune utilizzo ma che in realtà contenevano il ‘virus’ che consentiva il funzionamento al captatore informatico, e quindi chiunque sino ad oggi abbia scaricato l’applicazione avrebbe introdotto anche il captatore informatico con la conseguenza di essere esposto a intercettazione dei propri dati e delle proprie comunicazioni”. CHI È ESURV
Esurv, società a responsabilità limitata con sede a Catanzaro, è stata costituita nel 2014 e ha iniziato le attività a febbraio 2015. Opera perlopiù nel settore della videosorveglianza e sembra che abbia iniziato a sviluppare spyware dal 2016.
ROL io sto rivedendo le società...dal testo che ho.
E poi faccio quiz.
Scrivi di cose che presuppongono una conoscenza di base che non ho.
Non so in che lingua dirtelo.
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