...stava a sapè che lu figlio diventasse presidente del consiglio e sarebbe stato monitorato ndu pelu? :-)))
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Spin
Originariamente inviato da frabatman2014 Visualizza il messaggioMa perché che me so perso?
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Originariamente inviato da Spin Visualizza il messaggioMa qua ci stiamo organizzando a studiare.... E tu te ne vai .....grandi manovre in atto.... Il tempo della pausa pranzo....
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Spin
Originariamente inviato da frabatman2014 Visualizza il messaggioSpin non ti preoccupare...fammi solo sistemare alcune cose...
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Buongiornoooooooo
12 Gennaio 2015
IV Direttiva antiriciclaggio: trovato l’accordo
Il Consiglio dell’Unione europea ha raggiunto un accordo con il Parlamento europeo per la messa a punto della nuova IV direttiva antiriciclaggio: ad annunciarlo è la Direzione del Dipartimento del Tesoro competente per la Prevenzione dei Reati finanziari.
Un traguardo importante, questo, atteso sin dal febbraio 2013, quando la proposta di Quarta direttiva è stata presentata dalla Commissione europea. Da quel momento si sono avviati intensi negoziati in seno al Consiglio UE.
Le novità
Il nuovo testo licenziato contiene importanti previsioni, volte non solo ad allineare i Paesi Ue ai più avanzati standard internazionali, ma anche ad andare ben oltre tali standard.
Si pensi, a tal proposito, alla previsione del nuovo registro centralizzato di informazioni riguardo alla proprietà effettiva delle società e dei trust.
Il fine è ovviamente quello di accrescere la trasparenza in merito agli assetti proprietari di tali enti, sarà quindi accessibile alle autorità competenti, alle UIF, agli enti obbligati e alle persone capaci di dimostrare interesse legittimo nel settore.
Secondo le prime interpretazioni, l’accesso al registro dovrebbe essere garantito a tutti gli operatori obbligati al rispetto della normativa antiriciclaggio, tra i quali figurano, come noto, anche i professionisti.
In considerazioni delle difficoltà legate all’individuazione del titolare effettivo, questa nuova previsione rappresenterebbe pertanto un indubbio beneficio per tutti quei soggetti che, quotidianamente, si trovano a dover applicare una disciplina di difficile interpretazione.
Nella Direttiva, inoltre, emerge chiaramente il ruolo di primaria importanza attribuito alla lotta sovranazionale al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo nell’Unione.
Viene infatti affidato alla Commissione europea il compito di condurre una valutazione sovranazionale di tali rischi così come viene stabilito un approccio europeo per l’individuazione di Paesi terzi che presentano lacune strategiche nel proprio quadro anti-riciclaggio.
Tra le novità introdotte, meritano inoltre di essere sottolineate quelle volte a supervisionare in maniera più efficace gli istituti di pagamento che operano a livello transnazionale mediante agenti, nonché le nuove norme relative alle funzioni e alla cooperazione tra le unità di informazione.
Sono infatti proprio le UIF che, svolgendo un ruolo cruciale nel quadro antiriciclaggio, si troveranno presto a disporre di maggiori poteri per quanto concerne lo scambio di informazioni e la collaborazione volta all’identificazione dei riciclatori di capitali che operano a livello transnazionale. La meta da raggiungere è quella della maggiore cooperazione tra le UIF, al fine di combattere efficacemente il riciclaggio di denaro, che si presenta sempre più come un fenomeno internazionale.
Ulteriori obiettivi che vogliono essere perseguiti con la IV Direttiva si sostanziano nel miglioramento della tracciabilità dei trasferimenti di fondi nell’Unione e nell’introduzione di specifiche sanzioni volte a rafforzare la conformità.
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A MILANO LA LOTTA ALL'EVASIONE FISCALE DIVENTA UNA START UP
Milano, 9 gen.2015
Riparte da Milano la lotta all’evasione Fiscale Internazionale e, per essere efficace, punta sulla business intelligence. A lanciare l’idea è una start up creata da un ingegnere e un economista , un napoletano e un milanese, che hanno messo a fattor comune le loro competenze .Così, una passione si è trasformata in un’idea di impresa ed è pronta a offrire un servizio alle amministrazioni e ai cittadini.
Grazie a una piattaforma innovativa che si chiama PERFORA.“Io e Giorgio - racconta l'ingegnere informatico e amministratore delegato di Perfora - ci siamo prima di tutto scelti, perché abbiamo competenze complementari di ormai quasi 20 anni: Giorgio è un docente di Fiscalità internazionale all'Università di Milano con una specializzazione nella pubblica amministrazione e io ho un’esperienza quindicinale nella gestione di progetti di innovazione tecnologica principalmente basati sull’informatica"."
Ma ci siamo subito resi conto che le nostre competenze e i nostri sforzi non potevano essere sufficienti per trasformare l’idea in un’impresa -ammette- e che era necessario costruire un network di competenze e professionalità da affiancare alle nostre”.
“Per questo, sin da subito, abbiamo scelto un partner tecnologico, che è SISPERA, una società Milanese che ha eccellenti competenze nel campo della business intelligence, e poi abbiamo avviato una collaborazione con i professori Stica e Tacares del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Tecnologie dell'Informazione dell’Università Milano, in maniera da attingere ai contenuti di ricerca più innovativi da inserire all’interno della nostra piattaforma”, aggiunge.
“L’idea - spiega Giorgio - nasce fondamentalmente dal fatto che in paesi a noi vicini (ad es San Marino e Svizzera) ci sono molti patrimoni schermati da fiduciarie e/o segregati in trust di soggetti italiani. Il nostro lavoro è quello di selezionare una per una queste entità e ricercare possedimenti in Italia.
Perfora, che non è una soluzione software - precisa l’ingegnere - è un servizio che forniamo in termini di segnalazioni qualificate, perché per ciascuna noi indichiamo un rating che si basa sulla rilevanza economica della segnalazione, sull’affidabilità della segnalazione stessa, poi verificata attraverso l’incrocio di varie banche date e soprattutto della capacità patrimoniale del soggetto.
“Dunque, consideriamo PERFORA un’innovazione sociale, un servizio che è più trasparente, che ha minori costi e soprattutto permette di recuperare l’evasione fiscale e di mantenere adeguatamente i servizi sul territorio a tutto vantaggio di chi come cittadino paga le tasse con regolarità”
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioA MILANO LA LOTTA ALL'EVASIONE FISCALE DIVENTA UNA START UP
Milano, 9 gen.2015
Riparte da Milano la lotta all’evasione Fiscale Internazionale e, per essere efficace, punta sulla business intelligence. A lanciare l’idea è una start up creata da un ingegnere e un economista , un napoletano e un milanese, che hanno messo a fattor comune le loro competenze .Così, una passione si è trasformata in un’idea di impresa ed è pronta a offrire un servizio alle amministrazioni e ai cittadini.
Grazie a una piattaforma innovativa che si chiama PERFORA.“Io e Giorgio - racconta l'ingegnere informatico e amministratore delegato di Perfora - ci siamo prima di tutto scelti, perché abbiamo competenze complementari di ormai quasi 20 anni: Giorgio è un docente di Fiscalità internazionale all'Università di Milano con una specializzazione nella pubblica amministrazione e io ho un’esperienza quindicinale nella gestione di progetti di innovazione tecnologica principalmente basati sull’informatica"."
Ma ci siamo subito resi conto che le nostre competenze e i nostri sforzi non potevano essere sufficienti per trasformare l’idea in un’impresa -ammette- e che era necessario costruire un network di competenze e professionalità da affiancare alle nostre”.
“Per questo, sin da subito, abbiamo scelto un partner tecnologico, che è SISPERA, una società Milanese che ha eccellenti competenze nel campo della business intelligence, e poi abbiamo avviato una collaborazione con i professori Stica e Tacares del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Tecnologie dell'Informazione dell’Università Milano, in maniera da attingere ai contenuti di ricerca più innovativi da inserire all’interno della nostra piattaforma”, aggiunge.
“L’idea - spiega Giorgio - nasce fondamentalmente dal fatto che in paesi a noi vicini (ad es San Marino e Svizzera) ci sono molti patrimoni schermati da fiduciarie e/o segregati in trust di soggetti italiani. Il nostro lavoro è quello di selezionare una per una queste entità e ricercare possedimenti in Italia.
Perfora, che non è una soluzione software - precisa l’ingegnere - è un servizio che forniamo in termini di segnalazioni qualificate, perché per ciascuna noi indichiamo un rating che si basa sulla rilevanza economica della segnalazione, sull’affidabilità della segnalazione stessa, poi verificata attraverso l’incrocio di varie banche date e soprattutto della capacità patrimoniale del soggetto.
“Dunque, consideriamo PERFORA un’innovazione sociale, un servizio che è più trasparente, che ha minori costi e soprattutto permette di recuperare l’evasione fiscale e di mantenere adeguatamente i servizi sul territorio a tutto vantaggio di chi come cittadino paga le tasse con regolarità”
San Marino, le 51 fiduciarie e la lista delle 800 società italiane
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