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domande contabilità aziendale

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    #31
    Originariamente inviato da antitrus Visualizza il messaggio
    Non capisco una cosa: il LIBRO MASTRO (come insieme di conti per oggetto) è un sistema di scritture?

    Alla fine sì... in pratica sul libro giornale segni ogni giorno le scritture in ordine cronologico
    es.
    10\2\2008 cassa a banca 2000€
    poi, sul libro mastro (che contiene i "mastrini" di tutti i conti) fai:

    cassa
    dare \ avere
    2000 \

    banca
    dare \ avere
    \ 2000

    I conti del libro mastro ti permetteranno di vedere le risultanze dei diversi singoli conti a fine anno.

    Bada che è una distinzione teorica, perchè puoi tenere anche solo il libro giornale (che spesso viene chiamato anche mastro) con le scritture in partita doppia.

    sono stata spiegata ?

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      #32
      [quote=Ariariaria;150917]Alla fine sì... in pratica sul libro giornale segni ogni giorno le scritture in ordine cronologico
      es.
      10\2\2008 cassa a banca 2000€
      poi, sul libro mastro (che contiene i "mastrini" di tutti i conti) fai:

      cassa
      dare \ avere
      2000 \

      banca
      dare \ avere
      \ 2000

      I conti del libro mastro ti permetteranno di vedere le risultanze dei diversi singoli conti a fine anno.

      Bada che è una distinzione teorica, perchè puoi tenere anche solo il libro giornale (che spesso viene chiamato anche mastro) con le scritture in partita doppia.



      Ecco brava cercavo di dire questo...
      Ovviamente il sistema "debiti v/forn. a banca" è completamente in disuso e si usa il sistema scalare ma penso che ai nostri fini ci interessi ben poco...

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        #33
        Grazie 1000 x i chiarimenti!

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          #34
          Molto chiara come spiegazione , ti ringrazio anche io!

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            #35
            ho una domanda da fare se qualche laureato in economia può rispondere sarei molto grata.
            Io non ho capito bene i risconti attivi e passivi. Per esempio se ho un risconto attivo significa che ho un costo sospeso, cioè un costo di competenza dell anno successivo. Quindi dal punto di vista contabile ci sarà una una variazione economica negativa e uno storno con variazione economica positiva (premio assicurazione). Vero è però che il risconto attivo dal punto di vista del reddito importa un suo incremento proprio perchè rappresenta uno storno di costi, cioè un minor costo(+reddito). Quindi se la domanda fosse per esempio cos'è un risconto attivo:
            a VE-
            b VE+
            c VF+
            quale sarebbe la risposta giusta?VE- o VE+. Io ho capito che per l'anno N sarebbe VE- per l'anno N+1 sarebbe VE+. E' giusto? Ho capito bene?
            Inoltre il rateo è invece una variazione finanziaria?Grazie. Spero di essere stata abbastanza chiara!

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              #36
              Originariamente inviato da scorpioncina79 Visualizza il messaggio
              ho una domanda da fare se qualche laureato in economia può rispondere sarei molto grata.
              Io non ho capito bene i risconti attivi e passivi. Per esempio se ho un risconto attivo significa che ho un costo sospeso, cioè un costo di competenza dell anno successivo. Quindi dal punto di vista contabile ci sarà una una variazione economica negativa e uno storno con variazione economica positiva (premio assicurazione). Vero è però che il risconto attivo dal punto di vista del reddito importa un suo incremento proprio perchè rappresenta uno storno di costi, cioè un minor costo(+reddito). Quindi se la domanda fosse per esempio cos'è un risconto attivo:
              a VE-
              b VE+
              c VF+
              quale sarebbe la risposta giusta?VE- o VE+. Io ho capito che per l'anno N sarebbe VE- per l'anno N+1 sarebbe VE+. E' giusto? Ho capito bene?
              Inoltre il rateo è invece una variazione finanziaria?Grazie. Spero di essere stata abbastanza chiara!
              Magari sbaglio, perché sono l'ultimo che ha qualcosa da dire sulla Contabilità (mi annoia, accidenti), ma il risconto attivo è una variazione economico-reddituale che va nello Stato Patrimoniale fintantoché è un costo sospeso, ma non concorre alla formazione del reddito d'esercizio (sbaglio?).

              Quindi, sì: VE- e poi VE+. Nel secondo caso credo che debba figurare, oltre che nelle attività, anche nel conto economico per la formazione del reddito d'esercizio.

              Però vedo ora che nel Conto Economico figurano anche costi/ricavi da rinviare al futuro (risconti): ma se questi non concorrono alla formazione del reddito (principio di competenza economica) perché stanno nel Conto Economico?


              Quanto ai ratei: NON credo siano variazioni finanziarie. Vado per deduzione, e non è facile in una materia per me affrontata per la prima volta ad aprile 2008: per definizione i ratei hanno una manifestazione finanziaria futura, quindi semmai sono variazioni economiche (costi e ricavi), le cui variazioni finanziarie si avranno nell'esercizio successivo (entrate e uscite).

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                #37
                Originariamente inviato da antitrus Visualizza il messaggio
                Magari sbaglio, perché sono l'ultimo che ha qualcosa da dire sulla Contabilità (mi annoia, accidenti), ma il risconto attivo è una variazione economico-reddituale che va nello Stato Patrimoniale fintantoché è un costo sospeso, ma non concorre alla formazione del reddito d'esercizio (sbaglio?).

                Quindi, sì: VE- e poi VE+. Nel secondo caso credo che debba figurare, oltre che nelle attività, anche nel conto economico per la formazione del reddito d'esercizio.

                Però vedo ora che nel Conto Economico figurano anche costi/ricavi da rinviare al futuro (risconti): ma se questi non concorrono alla formazione del reddito (principio di competenza economica) perché stanno nel Conto Economico?


                Quanto ai ratei: NON credo siano variazioni finanziarie. Vado per deduzione, e non è facile in una materia per me affrontata per la prima volta ad aprile 2008: per definizione i ratei hanno una manifestazione finanziaria futura, quindi semmai sono variazioni economiche (costi e ricavi), le cui variazioni finanziarie si avranno nell'esercizio successivo (entrate e uscite).
                I ratei e i risconti vanno nello stato patrimoniale perchè sono debiti e crediti generati da variazioni di reddito(costi e ricavi). Il rateo è una variazione finanziaria perchè come hai detto tu per es. a seguito di un fitto passivo(VE) il rateo rappresenta l'uscita di cassa che si avrà nell'anno N+1 che altro non è che un debito.

                Per i risconti essi vanno ad aumentare e diminuire il reddito perchè generati da ricavi e costi sospesi ma non vanno nel conto economico. Nel conto economico dell'annoN se c'è un risconto attivo vi saranno nella macroclasse valore della produzione alla voce dei ricavi. Ma questi sono dati per esempio dalla voce Fitti o Premi assicurazione(infatti contabilbente lo storno si fa con queste voci: risconto attivoVE- e premi assicurazione VE+come minor costo perchè riportato nell'anno N+1). Io non credo che i risconti debbano andare nel conto economico ma solo nello stato patrimoniale. Riassumendo: i ratei sono debiti-crediti generati da elementi di reddito attivi o passivi(es. fitti VE-; rateo passivo VF-in quanto debito). I risconti sono ricavi e costi sospesi dal punto di vista contabile(VE-annoN;VE+annoN+1) e vanno stornati, ma dal punto di vista finanziario sono anch'essi crediti-debiti per questo collocati nello Stato patrimoniale. Io ho capito così qualcuno può confermare?

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                  #38
                  Originariamente inviato da scorpioncina79 Visualizza il messaggio
                  I ratei e i risconti vanno nello stato patrimoniale perchè sono debiti e crediti generati da variazioni di reddito(costi e ricavi). Il rateo è una variazione finanziaria perchè come hai detto tu per es. a seguito di un fitto passivo(VE) il rateo rappresenta l'uscita di cassa che si avrà nell'anno N+1 che altro non è che un debito.

                  Per i risconti essi vanno ad aumentare e diminuire il reddito perchè generati da ricavi e costi sospesi ma non vanno nel conto economico. Nel conto economico dell'annoN se c'è un risconto attivo vi saranno nella macroclasse valore della produzione alla voce dei ricavi. Ma questi sono dati per esempio dalla voce Fitti o Premi assicurazione(infatti contabilbente lo storno si fa con queste voci: risconto attivoVE- e premi assicurazione VE+come minor costo perchè riportato nell'anno N+1). Io non credo che i risconti debbano andare nel conto economico ma solo nello stato patrimoniale. Riassumendo: i ratei sono debiti-crediti generati da elementi di reddito attivi o passivi(es. fitti VE-; rateo passivo VF-in quanto debito). I risconti sono ricavi e costi sospesi dal punto di vista contabile(VE-annoN;VE+annoN+1) e vanno stornati, ma dal punto di vista finanziario sono anch'essi crediti-debiti per questo collocati nello Stato patrimoniale. Io ho capito così qualcuno può confermare?
                  Tutto giusto sui ratei intesi come crediti/debiti relativi a rispettivamente a ricavi/costi di competenza del passato esercizio non ancora riscossi.
                  Per i risconti attivi/passivi invece, la collocazione nello stato patrimoniale non è dovuta al concetto di crediti/debiti ma al concetto di costo o ricavo ad utilità pluriennale; prendiamo ad esempio un risconto attivo: 1) nell'anno n questo va a "rettificare" un costo sostenuto per la parte non di competenza dell'esercizio (costo sospeso);2) il risconto attivo viene chiuso appunto nell'attivo dello stato patrimoniale non per indicare "un credito" ma per indicare il costo già pagato che cede la sua utilità nell'esercizio n+1. Spero di essere nel giusto!!

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                    #39
                    Originariamente inviato da qwerty13 Visualizza il messaggio
                    Tutto giusto sui ratei intesi come crediti/debiti relativi a rispettivamente a ricavi/costi di competenza del passato esercizio non ancora riscossi.
                    Per i risconti attivi/passivi invece, la collocazione nello stato patrimoniale non è dovuta al concetto di crediti/debiti ma al concetto di costo o ricavo ad utilità pluriennale; prendiamo ad esempio un risconto attivo: 1) nell'anno n questo va a "rettificare" un costo sostenuto per la parte non di competenza dell'esercizio (costo sospeso);2) il risconto attivo viene chiuso appunto nell'attivo dello stato patrimoniale non per indicare "un credito" ma per indicare il costo già pagato che cede la sua utilità nell'esercizio n+1. Spero di essere nel giusto!!

                    quindi nello stato patrimoniale nell'attivo ci vanno i ratei e i risconti attivi mentre nel passivo i ratei e risconti passivi è giusto?

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                      #40
                      si è giusto

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