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    Diritto Civile

    Abbiate pietà!
    Mi spiegate senza usare definizioni giuridiche (che so a memoria), la differenza tra diritto soggettivo e interesse legittimo?

    #2
    La definizione dell'interesse legittimo ha impegnato la dottrina amministrativistica per un secolo e il fatto che si sia avvertito il bisogno di introdurre ipotesi di giurisdizione esclusiva del g.a. per superare il tradizionale criterio di riparto della giurisdizione basato sulla distinzione tra diritto soggettivo e interesse legittimo sta ad indicare che la questione non è tanto pacifica.
    Ad ogni modo, cercando di rispondere (ma credo che dovrò usare definizioni giuridiche), il diritto soggettivo è una situazione soggettiva di vantaggio che l'ordinamento riconosce al singolo in modo pieno ed assoluto, non, cioè, subordinatamente ad un potere dell'amministrazione, che, in generale, deve rispettarlo come ogni altro soggetto. L'interesse legittimo è una situazione soggettiva in dominio dell'amministrazione, nel senso che questa, nella sua attività di cura dell'interesse pubblico, può sacrificarlo, ovviamente rispettando i criteri di legittimità che presiedono al suo agire.
    Schematizzando: se non c'è potere dell'amministrazione, il singolo vanta un diritto soggettivo; di fronte al potere, invece, il singolo non può che vantare interessi legittimi.
    Tutto questo in teoria sembra molto chiaro. Il problema è che nella pratica vediamo diritti soggettivi che in realtà si trovano di fronte a poteri amministrativi (tipico il caso del diritto di proprietà di fronte al potere di espropriazione). Per risolvere il problema la giurisprudenza parlava di affievolimento o di degradazione del diritto per effetto dell'esercizio del potere, ma si tratta di una tesi che è stata criticata in dottrina, che, come al solito, ha proposto una varietà di soluzioni: da chi parla di relatività delle situazioni giuridiche (una stessa situazione può atteggiarsi come diritto per certi aspetti e come interessi di fronte al potere) a chi afferma che in realtà l'interesse legittimo si aggiunge al diritto, che non può essere opposto al potere.
    Una cosa è certa. Quando un soggetto, ancorché titolare di un diritto soggettivo (come la proprietà) si trova di fronte ad un potere esistente (e cioè ad un potere previsto dalla legge ed attribuito da questa all'amministrazione) e riconoscibile come tale, il diritto del privato non rileva più, non può essere opposto all'amministrazione. D'altro canto, questa non può agire arbitrariamente, ma deve rispettare le regole giuridiche che ne disciplinano l'agire e che in caso di violazione danno luogo ai tradizionali vizi di incompetenza, eccesso di potere e violazione di legge. La situazione soggettiva che legittima il singolo a far valere tali vizi (c.d. vizi di legittimità) è l'interesse legittimo.
    Può sembrare strano che la vita sia un puro incidente, ma in un universo tanto grande è inevitabile che accadano degli incidenti (Bertrand Russell)
    I nove decimi delle attività di un governo moderno sono dannose; dunque, peggio son svolte, meglio è (Bertrand Russell)
    I politici hanno una loro etica. Tutta loro. Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale (Woody Allen)

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      #3
      Tranquilla scilla, nei quiz non si arriverà così a fondo della questione. L'unica cosa che devi assolutamente ricordarti, se il titolo non è stato un refuso, è che la faccenda diritti soggettivi-interessi legittimi sta alla base del diritto amministrativo, non civile.
      Gabriele

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        #4
        Se uno ti si infila in casa hai il diritto di sbatterlo fuori perché lui sta ledendo un tuo diritto soggettivo. Quando alcune situazioni astrattamente tutelate dall'ordinamento vanno in conflitto con i poteri dell'amministrazione statale il diritto soggettivo subisce un affievolimento (teoria dell'affievolimento) e viene degradato a interesse legittimo, nel senso che il titolare del diritto ha dei mezzi diversi per far valere il suo diritto il quale, a fronte dell'interesse pubblico prevalente, potrebbe anche soccombere. L'affievolimento si ha solo quando chi minaccia la situazione tutelata dall'ordinamento è un'amministrazione statale. Per tornare all'esempio della casa: se invece di un privato è l'amministrazione che ti vuole espropriare la casa, non si ha più un diritto soggettivo, ma un interesse legittimo a che l'amministrazione proceda in modo imparziale, seguendo il buon andamento e arrecando il minor danno possibile all'interesse del privato; se però il sacrificio del privato è assolutamente necessario l'amministrazione può procedere all'esproprio, sopravanzando quello che, nei confronti di tutti gli altri privati, è un diritto soggettivo!
        mmm... rileggendolo forse ti ho confuso ancora di più le idee!
        [FONT=Garamond]Una repubblica non può aver successo fino a quando in essa non vi sia un certo numero di persone permeate dei principi di giustizia e di onore (Charles Darwin)[/FONT]

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          #5
          Ora cercherò, per quanto possibile, di essere più chiaro.
          Il diritto soggettivo è un interesse del soggetto tutelato in modo particolarmente intenso: in particolare, col dovere, sussistente in capo a tutti gli atri soggetti, di astenersi da comportamenti che ne possano turbare il godimento. Questo vale anche per l'amministrazione, che è tenuta a rispettare i diritti dei privati quando non agisce nell'esercizio di un potere. Se ad esempio il comune occupasse un terreno sine titulo, e cioè al di fuori di ogni legittimazione che possa essere fornita dall'esistenza di un procedimento di espropriazione o di occupazione in atto, commetterebbe un illecito civile avverso il quale si potrà agire con i normali strumenti di diritto comune (azioni possessorie, risarcimento, ecc.).
          La legge attribuisce tuttavia all'amministrazione determinati poteri i quali vanno necessariamente ad incidere su situazioni soggettive, anche diritti, dei privati.
          Quando l'amministrazione agisce nell'esercizio di questi poteri e non ci si trovi in una situazione di carenza di potere (inesistenza della norma che attribuisce il potere, emanazione dell'atto da una branca dell'amministrazione assolutamente estranea a quella competenza) il diritto del privato non rileva più. Il proprietario del terreno sottoposto ad espropriazione non può attivare i rimedi tipici della proprietà, perché il suo diritto non incontra più un dovere di astensione, ma un potere, e cioè un'altra situazione giuridica attiva. Ma il privato non è senza difese. Egli potrà far valere il rispetto di quelle norme che il legislatore ha dettato per conformare l'attività dell'amministrazione al perseguimento del pubblico interesse e che si sintetizzano nel concetto di legittimità. L'insieme delle facoltà che spettano al privato per ottenere che l'attività dell'amministrazione sia svolta in modo legittimo è stato pure concettualizzato come una situazione giuridica soggettiva: l'interesse legittimo.
          Può sembrare strano che la vita sia un puro incidente, ma in un universo tanto grande è inevitabile che accadano degli incidenti (Bertrand Russell)
          I nove decimi delle attività di un governo moderno sono dannose; dunque, peggio son svolte, meglio è (Bertrand Russell)
          I politici hanno una loro etica. Tutta loro. Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale (Woody Allen)

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            #6
            Originariamente inviato da Gabriele Visualizza il messaggio
            Tranquilla scilla, nei quiz non si arriverà così a fondo della questione. L'unica cosa che devi assolutamente ricordarti, se il titolo non è stato un refuso, è che la faccenda diritti soggettivi-interessi legittimi sta alla base del diritto amministrativo, non civile.
            SI, hai ragione, ma per vedere di capirci qualcosa sono andata a vedere sul libro delle superiori sperando che lì lo spiegassero un pò più in maniera elementare e il libro era "diritto civile".
            E poi secondo me una domandina sull'argomento ci sarà..

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              #7
              Grazie ragazzi,
              penso di aver capito. Farò la riprova tra qualche giorno perchè il mio problema è proprio questo: quando lo ripasso dico "si si, è chiaro", dopo un pò non me ne ricordo più!
              Cmq, ora mi stampo questa pagina e me la porto dietro come fosse un Santino!
              Grazie mille!!!

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                #8
                Tutte le volte che si lamenta il cattivo uso del potere dell'amministrazione, si fa valere un interesse legittimo e la giurisdizione è del G.A., mentre si ha questione di diritto soggettivo e la giurisdizione è del G.O quando si contesta la stessa esistenza del potere.
                In breve: carenza di potere-diritto soggettivo, cattivo uso del potere-interesse legittimo.
                [B]Nel paese dei ciechi chi ha un occhio è il migliore.........[/B]
                [CENTER] [/CENTER]

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                  #9
                  Sì, Scilla capita pure a me.
                  Comuqnue è una distinzione del *****.
                  Mi pare che esista solo in Italia una cosa del genere.
                  Ma non sono un avvocato.
                  Dunque magari mi sbaglio.

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                    #10
                    No, non ti sbagli. Esiste solo in Italia.
                    Comunque non sono avvocato nemmeno io......meno male, sennò penso sarebbe grave non conoscere la distinzione tra i due!
                    Secondo me diritto soggettivo-interesse legittimo in diritto è come ratei-risconti in economia!!

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