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Votazione minima per accesso ai concorsi

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    Votazione minima per accesso ai concorsi

    Cari ragazzi, è da alcuni mesi che mi sono deciso ad intraprendere la strada dei concorsi pubblici e così, leggendo tra un bando e l’altro, mi sono accorto che in tutti è richiesta, quale requisito indispensabile per l’ammissione, una valutazione che oscilla tra il 100 ed il 110 (ovviamente mi riferisco a quelle previste per le lauree magistrali) ed ancora vi è , in essi, una totale equiparazione tra dottorati di ricerca, master e specializzazioni universitarie .
    A mio modo di ragionare tutto ciò è assolutamente illogico oltre che illecito.
    Cercherò di essere più chiaro.
    Innanzitutto il diritto allo studio e la uguaglianza tra i cittadini sono diritti inviolabili espressamente previsti dalla nostra Costituzione e pertanto la valutazione minima richiesta per l’ammissione, è frutto di una incomprensibile, arbitraria e quanto mai non meritocratica scelta delle varie amministrazioni.
    Perché allora penalizzare ragazzi che per vari motivi (e tra questi ammetto anche l’immaturità e la poca diligenza dovuta alla giovane età) non sono stati in grado di mantenere una media voti alta????
    Sarebbe come dire: “ ti faccio laureare, in quanto è un tuo diritto, ma non potrai mai accedere ai concorsi”
    Beh forse sarebbe opportuno negare l’accesso alle Università, o meglio, escludere i ragazzi che non dimostrano la capacità a mantenere una media voti alta
    Sapete le risate, Università chiuse e “Baroni”( gli stessi poi che dietro lauti compensi presiedono le varie commissioni esaminatrici) a casa!
    Secondo poi, il metro di valutazione delle Università in generale e dei singoli docenti in particolare, è giustamente ancorato a criteri soggettivi.
    Come potrebbe essere diversamente? sarebbe come dire che il prof. Tizio della tot materia della tale Università attribuirebbe i medesimi voti di altro prof della stessa materia di altra Università.
    Bisogna comunque tenere in considerazione la volontaria e disonesta magnanimità di alcuni Atenei nelle valutazioni.
    Farò un esempio per essere più chiaro.
    Nella città di Roma vi è una Università privata (dalla retta annuale di 7.000,00 euro circa – per i più “disagiati”) che prevede il punteggio massimo, attribuibile in sede di laurea per la tesi, di 12 punti, oltre la pioggia di 30 attribuiti in sede di esame; beh la mia “modesta” Università Pubblica, come innumerevoli altre, ne prevede solo 4 e vi assicuro i 30 erano lacrime di sangue.
    Infine perché parificare dottorati che, almeno sulla carta, dovrebbero essere accessibili unicamente dai più meritevoli ai master accessibili da qualsivoglia individuo (salvo rarissime eccezioni) dietro corresponsione di denaro??
    Si chiarissero le idee e valutassero il fatto che siano i concorsi a fare selezione e non “fantasmagoriche” votazioni ( non rispondenti a criteri oggettivi e troppo spesso immeritate) o improbabili master.
    Mi viene da pensare che ci siano dietro logiche economiche ed irrispettose dei diritti dei cittadini:
    - dei rettori, professori-baroni a conservare posticini e stipendi;
    - delle società a vedere sempre più accreditati remuneratissimi master e corsi;
    - dei politici che, con le migliaia di esclusioni, manterrebbero l’accesso alla spartizione dei posti (ovviamente merce di scambi elettorali).
    E noi comuni mortali????????????????
    Vi invito alla riflessione, anzi meglio all’incazz………per cercare insieme di far valere i nostri diritti.

    #2
    sei all'Università hai cazzeggiato è giusto che poi non ti ammettano ai concorsi... sul resto concordo...

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      #3
      Originariamente inviato da claudio1980 Visualizza il messaggio
      sei all'Università hai cazzeggiato è giusto che poi non ti ammettano ai concorsi... sul resto concordo...
      Chi e' causa del suo mal pianga se stesso si dice infatti. E in ogni caso non sarebbe giusto che chi invece si e' impegnato debba subire questo livellamento verso il basso. Pero' e' un discorso molto relativo il mio, quindi non prendetelo troppo alla lettera. Ci sono casi in cui certe valutazioni arbitrarie hanno davvero danneggiato chi merita davvero. Faccio solo un esempio: tanti anni fa avevo fatto un concorso in cui il voto minimo di accesso era 105. Una mia ex collega di universita' grazie al relatore generoso aveva preso molti punti alla laurea superando quella soglia, ma era palese che era non dico un'incapace, ma che il voto di laurea era esagerato per le sue conoscenze scarse. Grazie a questo pero' dove c'e' uno sbarramento sopra il 105 lei puo' partecipare, e cosi molti altri. Quindi il discorso che fai in certi aspetti non e' campato per aria.
      Posso pero' dire che diversi bandi che ho letto non hanno il limite di votazione di laurea. Non sono d'accordo pero' con chi dice di attribuire un punteggio a seconda del voto di laurea, in genere, per quello che ho potuto vedere, se ne lamenta chi ha gia' un voto alto e pensa di meritarsi di piu' (ben venga quando attribuiscono punteggi ai titoli post post lauream).
      Non ho capito cosa intendi (l'autore del post) con equiparazione di master e dottorati.
      Ultima modifica di Moonlight; 12-05-2010, 20:18.

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        #4
        Volevo precisare che in vita non ho mai cazzeggiato, come dimostra il fatto che il mio voto di laurea non è poi molto inferiore al 105...anzi ti dico che in sede di laurea non mi è stato attribuito un solo punto (per una tesi sperimentale e molto difficile) e ciò non per mancanza d'impegno ma per disgrazia ( il mio relatore è venuto a mancare a pochi gg. dalla discussione e chi lo ha sostituto, scusandomi, mi disse che non avrebbe potuto chiedere punti non avendomi seguito.
        Secondo poi il livellamento verso il basso avviene con i 110 regalati che moltissime università sono solite attribuire (non si possono fare i nomi ma credo siano note a tutti).
        Credi davvero che il voto (...) dell'univerità (.....) equivale al pari voto di altra università?
        Beh io credo di no, dovrebbe essere la prova del concorso a selezionare e non improbabili votazioni.
        Se vali vali, lo può sempre dimostrare e non hai bisogno di sbarramenti.
        Se credi credi che il voto sia indice di preparazione allora che probblema c'é? Più alto è il voto più bravo sei, ed il tuo concorrente "che ha cazzeggiato e si lamenta" non essendo alla tua altezza dovrebbe solo farti comodo.
        Per quanto riguarda il discorso sui master ed i dottorati il mio pensiero nasce dalla lettura di alcuni bandi (vedi l'ultimo del Garante della Privacy) che tra i requisiti per l'ammissione ( trattasi di un concorso per titoli) chiede alternativamente un master o un dottorato.
        Il punto è che al dottorato si accede attraverso una selezione pubblica, al master si accede pagando

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          #5
          Originariamente inviato da antonino2 Visualizza il messaggio
          Volevo precisare che in vita non ho mai cazzeggiato, come dimostra il fatto che il mio voto di laurea non è poi molto inferiore al 105...anzi ti dico che in sede di laurea non mi è stato attribuito un solo punto (per una tesi sperimentale e molto difficile) e ciò non per mancanza d'impegno ma per disgrazia ( il mio relatore è venuto a mancare a pochi gg. dalla discussione e chi lo ha sostituto, scusandomi, mi disse che non avrebbe potuto chiedere punti non avendomi seguito.
          Secondo poi il livellamento verso il basso avviene con i 110 regalati che moltissime università sono solite attribuire (non si possono fare i nomi ma credo siano note a tutti).
          Credi davvero che il voto (...) dell'univerità (.....) equivale al pari voto di altra università?
          Beh io credo di no, dovrebbe essere la prova del concorso a selezionare e non improbabili votazioni.
          Se vali vali, lo può sempre dimostrare e non hai bisogno di sbarramenti.
          Se credi credi che il voto sia indice di preparazione allora che probblema c'é? Più alto è il voto più bravo sei, ed il tuo concorrente "che ha cazzeggiato e si lamenta" non essendo alla tua altezza dovrebbe solo farti comodo.
          Per quanto riguarda il discorso sui master ed i dottorati il mio pensiero nasce dalla lettura di alcuni bandi (vedi l'ultimo del Garante della Privacy) che tra i requisiti per l'ammissione ( trattasi di un concorso per titoli) chiede alternativamente un master o un dottorato.
          Il punto è che al dottorato si accede attraverso una selezione pubblica, al master si accede pagando
          Guarda che non ho detto cose molto diverse dalle tue, quindi ti direi di rileggere cio' che ho scritto, anche perche' ho concluso dicendoti che non fai considerazioni campate per aria, anzi. Sul voto di laurea io sono d'accordo con te, anche quando dici che il livellamento verso il basso si fa anche all'universita'. Per questo sono contraria alle lamentele di chi vorrebbe che ai concorsi assegnassero un punteggio in base al voto di laurea. Se uno ha avuto molti punti per generosita' del suo relatore, non e' corretto verso chi magari ha preso di meno perche' la sua facolta' e' poco generosa. Quindi vedi tu che sono d'accordo con te. Io non ho preso il fatidico 110 e lode, mi duole quando vedo selezioni in cui c'e' uno sbarramento legato al voto di laurea (quante borse di studio danno per selezione a chi ha 110 e lode, chi non ce l'ha si aggancia?) o in cui piu' e' alto il tuo voto, piu' prendi e ci sono passata anche io.
          Per quanto riguarda master e dottorati, se parli di master universitari, si accede per concorso, in cui pero' (e vedi che ritorna il discorso) il voto di laurea conta, ma lo decide il bando. Non parliamo dell'estero, ma questo e' un discorso piu' ampio. Hai un link a quel bando? Ora mi hai incuriosita. Spero di sbagliarmi, ma mettere master e dottorato sullo stesso piano e' una stronzata secondo me. Ma prima vorrei vedere di che si tratta.

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            #6
            ho fatto confusione con la prima risp...scritta da chi non ha letto e compreso ciò che ho scritto..
            ad ogni modo mi si dice che per motivi di incostuzionalità dovuta a tali sbarramenti è stato bloccato un concorso di 1 anno fà del senato.
            puoi confermare ciò?
            se fosse vero sarebbe una conferma a ciò che ho scritto e soprattutto positivo per chi come me non avrebbe potuto parteciparvi..

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              #7
              Non so di che concorso parli, pero' so anche che i concorsi al senato, quelli per la carriera diplomatica e pochi altri impongono ancora un limite di eta' ai partecipanti che in teoria era stato abolito da tempo, quindi in teoria nessun concorso dovrebbe prevederlo. L'incostituzionalita' potrebbe essere che e' una forma di discriminazione limitare l'accesso per eta'. Chissa' quando vieteranno in Italia di scrivere la data di nascita sul CV, come si fa in Gran Bretagna, o come in Francia, dove pare che il CV sia quasi anonimo.

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                #8
                Originariamente inviato da antonino2 Visualizza il messaggio
                Cari ragazzi, è da alcuni mesi che mi sono deciso ad intraprendere la strada dei concorsi pubblici e così, leggendo tra un bando e l’altro, mi sono accorto che in tutti è richiesta, quale requisito indispensabile per l’ammissione, una valutazione che oscilla tra il 100 ed il 110 (ovviamente mi riferisco a quelle previste per le lauree magistrali) ed ancora vi è , in essi, una totale equiparazione tra dottorati di ricerca, master e specializzazioni universitarie .
                .................................................. .................
                Scusa ma a quali concorsi pubblci fai riferimento? Io non ho mai incontrato bandi con limite di voto, solo quello dell'AE di 2 anni fa che perlatro fu oggetto di ricorso e il limite venne tolto nel bando successivo.

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                  #9
                  franz, parlo del voto minimo per l'accesso.
                  mi riferisco per esempio al concorso in banca d'italia (dove addirittura era prevista come unica possibiltà d'iscrizione quella online con campi obbligatori già prefissati ed immodificabili- vi siete chiesti il perchè????) dove si richiede come votazione minima il 105, o ancora a quello dell'antitrust dove addirittura si richiede il 110 ed il limite di età di 28 anni (per ragion di cronaca si tratta di uno stage formativo a termine con possibilità di rinnovo ed assunzione- ma stiamo parlando comunque di inquadramento come funzionari con stipendi di 3000 euro mese)....
                  beh per quanto riguarda il limite d'età è un'alta bizzarria del nostro paese, ma credo che anche qui ci siano logiche politiche (ripeto s'inventano di tutto per controllarli - ovvero minori partecipanti massima possibilità di sistemare i raccomandati)...l'uguaglianza tra i cittadini è cosa ben diversa, così come la meritocrazia (chi è bravo passa e fine della storia, altro che voto o limite d'età)

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                    #10
                    Originariamente inviato da Moonlight Visualizza il messaggio
                    Chi e' causa del suo mal pianga se stesso si dice infatti. E in ogni caso non sarebbe giusto che chi invece si e' impegnato debba subire questo livellamento verso il basso. Pero' e' un discorso molto relativo il mio, quindi non prendetelo troppo alla lettera. Ci sono casi in cui certe valutazioni arbitrarie hanno davvero danneggiato chi merita davvero. Faccio solo un esempio: tanti anni fa avevo fatto un concorso in cui il voto minimo di accesso era 105. Una mia ex collega di universita' grazie al relatore generoso aveva preso molti punti alla laurea superando quella soglia, ma era palese che era non dico un'incapace, ma che il voto di laurea era esagerato per le sue conoscenze scarse. Grazie a questo pero' dove c'e' uno sbarramento sopra il 105 lei puo' partecipare, e cosi molti altri. Quindi il discorso che fai in certi aspetti non e' campato per aria.
                    Posso pero' dire che diversi bandi che ho letto non hanno il limite di votazione di laurea. Non sono d'accordo pero' con chi dice di attribuire un punteggio a seconda del voto di laurea, in genere, per quello che ho potuto vedere, se ne lamenta chi ha gia' un voto alto e pensa di meritarsi di piu' (ben venga quando attribuiscono punteggi ai titoli post post lauream).
                    Non ho capito cosa intendi (l'autore del post) con equiparazione di master e dottorati.

                    non è per niente cosi, io ho preso 104/110 un voto dignitosissimo e non ho per niente cazzeggiato. Alla laurea mi hanno dato 6 punti su 8... una commissione che quel giorno ha dato pochissimi punti laurea ( ad un ragazzo solo 3/8) ma sono soddisfatta di me stessa.
                    il voto dipende da tanti fattori, non solo dalla preparazione.. sinceramente penso che le università italiane siano fatte proprio male e che in un sistema dove tutto funziona questi voti sarebbero aboliti (cosi come è all'estero, dove ho studiato per un anno grazie all'erasmus ) . Li gli esami sono tutti scritti e si fanno in una sessione che dura 1 settimana, con un solo appello disponibile. Cosi vai preparato, 1 shot, se sai bene se non sai lo fai a settembre. Quasi nessuno si laurea fuoricorso e la media non conta per l'accesso ai concorsi pubblici perchè valutano la preparazione effettiva al momento della prova.
                    ovviamente qua in Italia le cose sono fatte a *****.
                    Cmq che voi sappiate si fare ricorso per questo tipo di discriminazioni ? tipo alla corte europea ?

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